01/01/2013 - 01:00

Sicurezza alimentare, ''tolleranza zero'' contro chi attenta alla salute pubblica

La Cia esprime compiacimento per il maxi-sequestro dei Nas dei carabinieri di uova tenute senza rispettare le corrette condizioni igienico-sanitarie e destinate alla lavorazione dei prodotti tipici delle festività natalizie. Rafforzare ulteriormente i controlli. Mano pesante nei confronti dei criminali.
''Tolleranza zero'' per chi sofistica ed inquina gli alimenti, attentando alla salute pubblica; rendere sempre più rigorosi i controlli; estendere a tutti i prodotti agroalimentari l’indicazione d’origine in etichetta; una dura lotta alle falsificazioni. È quanto ribadito oggi dalla Cia - Confederazione italiana agricoltori nel commentare in modo positivo il maxi-sequestro di uova nel veronese da parte dei Nas dei carabinieri. Uova tenute senza rispettare le corrette condizioni igienico-sanitarie e destinate alla lavorazione dei prodotti tipici delle festività natalizie.

Occorrono -  avverte la Cia - misure drastiche per contrastare l’adulterazione e la truffa nell’alimentazione. È necessaria la massima fermezza contro chi, attraverso azioni criminali, fraudolente e illegali, mette a repentaglio la salute dei cittadini e provoca gravi danni alla stessa credibilità del settore agroalimentare italiano.

D’altra parte, la stragrande maggioranza degli italiani (nove su dieci) - ricorda la Cia - vuole massima sicurezza alimentare e chiede misure efficaci per reprimere sofisticazioni e adulterazioni dei prodotti; mentre sette su dieci sono favorevoli ad un’etichetta "trasparente" che permetta di riconoscere la provenienza del prodotto. Non solo. Oltre il 65 per cento dei nostri connazionali guarda alla qualità.

La sicurezza è, quindi, al primo posto nelle scelte alimentari degli italiani. Una tendenza - avverte la Cia - che è stata rafforzata anche dagli ultimi scandali alimentari e dalle vicende che hanno riguardato i sequestri di prodotti “pericolosi” per la salute.
Vesna Tomasevic
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