08/06/2016 - 13:11

Shoppers non biodegradabili: maxi sequestro a Torino

I Carabinieri del Nucleo Operativo Ecologico di Torino hanno effettuato nei giorni scorsi un maxi controllo su 14 produttori e distrubitori di buste per la spesa, rilevando che in 11 aziende controllate (l'80%) erano presenti shoppers non a norma così come previsto dalla normativa del 2014 che impone l'utilizzo di materiale biodegradabile.
Nonostante la legge italiana imponga dal 2014 l'utilizzo di materiale biodegradabile, i Carabinieri del NOE (Nucleo Operativo Ecologico) di Torino hanno sequestrato circa 80 tonnellate di shoppers non a norma, per un valore di 500 mila euro. I sacchetti di plastica erano pronti a partire per soddisfare le richieste dei mercati rionali e della piccola distribuzione, nonostante la produzione di shoppers in plastica in Italia sia vietata. L'utilizzo degli shopper biodegradabili è una delle strategie imposte dalla comunità europea allo scopo di diminuire uno dei principali rifiuti da imballaggio, la plastica, che ha un impatto devastante sull'ambiente, sopratutto nell'ecosistema marino, a causa dell'elevato tempo di cui ha bisogno prima di degradarsi.

Le aziende che hanno investito milioni di euro negli imballaggi biodegradabili parlano di concorrenza sleale dato che gli shopper tradizionali in plastica costano un decimo rispetto a quelle in materiale bio e rischiano quindi di veder sfumare una fetta di potenziali clienti a cui vendere shopper a norma. Per il momento, le 11 aziende che hanno infranto la legge dovranno pagare una sanzione di quasi centomila euro.
Tommaso Tautonico
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