25/07/2014 - 11:21

Shale gas: sottosegretario Vicari ribadisce il no del governo al fracking in Italia

Nel nostro Paese la tecnica di fratturazione idraulica per la coltivazione di?shale gas è esclusa dalla Strategia energetica nazionale, nella quale è chiaramente indicato come "il governo non intenda perseguire lo sviluppo di progetti in aree sensibili in mare o in terraferma, ed in particolare quelli di shale gas".
Ad affermarlo è stato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo economico, Simona Vicari, rispondendo, in commissione Attività produttive di Montecitorio, a un'interrogazione con cui il deputato Davide Crippa (M5S) chiedeva conto al governo delle possibili connessioni tra le attività di fracking e i terremoti nel nostro Paese, soprattutto in Emilia Romagna. 
 
Il rappresentante del governo ha poi ricordato come in Italia non esistano giacimenti di gas o olio da scisto di rilevanza commerciale anche perché l'urbanizzazione del nostro territorio rende impraticabile la tecnologia della fratturazione idraulica ad alto volume. 
 
Quanto alla connessione tra il fracking e i terremoti, secondo i dati in possesso del ministero non ci sarebbe nessuna connessione tra le attività legate alle concessioni di sfruttamento di idrocarburi di Mirandola (con incluso il campo di Cavone), Spilamberto e Recovato, nel campo geotermico di Casaglia (Ferrara) e nel giacimento di stoccaggio di gas naturale di Minerbio, e l'attività sismica che si è verificata in Emilia Romagna nel 2012, ha detto il sottosegretario. 
 
A confermarlo sono anche i dati dell'International Commission on Hydrocarbon Exploration and Seismicity in the Emilia Region, detta Commissione ICHESE che è stata incaricata dal ministero di valutare le possibili relazioni tra attività di esplorazione per idrocarburi e l'aumento dell'attività sismica nell'area colpita dal terremoto dell'Emilia-Romagna nel mese di maggio 2012, ha continuato la Vicari. Il sottosegretario ha però anche precisato come le attuali conoscenze tecnico-scientifiche, tuttavia, non consentano di avere un quadro completo per poter escludere o confermare che le attività del sottosuolo, con particolare riferimento al sito produttivo di "Cavone", Mirandola (MO), possano aver anticipato il momento in cui il terremoto sarebbe comunque avvenuto in maniera naturale a causa dell'energia già accumulata nelle faglie.   
 
In ogni caso, ha continuato Vicari, è necessario distinguere la tecnica della fratturazione idraulica, che viene utilizzata per l'estrazione dello shale gas (che è quella che preoccupa maggiormente) dal processo di stimolazione dei pozzi tramite fluidi pressurizzati, che si usa anche nei "giacimenti convenzionali", gli unici coltivati in Italia. Le due attività presentano infatti metodologie operative non paragonabili tra loro, finalità totalmente diverse ma, soprattutto, hanno un impatto sul territorio notevolmente differente, ha detto il sottosegretario. 
 
Mentre la stimolazione tramite fluidi pressurizzati è una tecnica conosciuta e applicata nell'industria petrolifera fin dagli anni '50 e non compromette l'integrità delle rocce sovrastanti, per la fratturazione idraulica ad alto volume è necessaria la perforazione di molti pozzi con un forte impatto sul territorio e nel contesto ambientale in cui si trova il giacimento. 
 
Quanto alla situazione italiana, il Mise non ha mai autorizzato sul territorio la ricerca e la coltivazione di "shale gas" tramite fratturazione idraulica e, ad oggi, non sono pervenute istanze per la ricerca o la coltivazione di gas o olio da "shale rock". Risulta quindi pari a zero il numero di pozzi autorizzati in Italia nei quali è utilizzata la tecnica di fracking per la produzione di shale gas o shale oil, ha concluso il sottosegretario. 
 
In sede di replica, il deputato Crippa si è dichiarato parzialmente soddisfatto della risposta del sottosegretario aggiungendo che, pur non essendo il fracking previsto nella Strategia energetica nazionale, non è però vietato dall'ordinamento italiano. E' necessario dunque che il governo adotti al più presto provvedimenti legislativi in tal senso, ha concluso il parlamentare.
 
Clicca qui per scaricare il rapporto della commissione ICHESE.
 
Clicca qui per scaricare il resoconto della commissione Attività produttive con i testi dell’interrogazione di Crippa e della risposta del sottosegretario.  
Rosamaria Freda
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