11/09/2014 - 18:59

Shale gas, Guidi: nessuna norma in decreto "Sblocca Italia"

Nessun accenno allo shale gas. E' questo in poche parole il messaggio che il ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, ha lanciato alla stampa per precisare quanto apparso sui giornali nei giorni scorsi a proposito del decreto che Sblocca Italia, varato dal governo a fine agosto.
Nel provvedimento non è stata inserita alcuna norma che "autorizzi l'estrazione di shale gas (di cui peraltro non esistono giacimenti in Italia) né tantomeno la possibilità di sviluppare tecniche di fracking sull'intero territorio nazionale" ha detto la Guidi precisando inoltre come "la Strategia energetica nazionale (Sen) escluda espressamente il ricorso all'estrazione di shale gas". 
 
Nonostante il testo del decreto sia ancora un mistero (al momento circolano alcune bozze ma nessun documento ufficiale), nel corso della conferenza stampa di presentazione del nuovo provvedimento, il premier Matteo Renzi non ha infatti fatto alcun cenno allo "shale gas" ma ha annunciato l'intenzione del governo di varare norme sulla realizzazione di infrastrutture necessarie per aumentare e differenziare i canali di approvvigionamento dall'estero, si è proceduto anche rispetto alla valorizzazione dei non trascurabili giacimenti di idrocarburi presenti sul territorio nazionale, sbloccando cospicui investimenti (ipotizzabili in 15 miliardi di euro). 
 
Il testo riconosce il carattere strategico delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi e quelle di stoccaggio sotterraneo di gas naturale, delineando quindi procedure chiare ma commisurate alla natura di pubblica utilità, urgenza e indifferibilità. In particolare, il provvedimento introduce un titolo concessorio unico, comprensivo delle attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi liquidi e gassosi, rilasciato a seguito di una approfondita valutazione del richiedente, nel rispetto del principio di leale collaborazione con i diversi livelli territoriali, nonché del principio costituzionale di tutela dell'ambiente.
 
Sul no alle attività di fracking nel nostro Paese è tornato anche un emendamento, firmato dal Movimento 5 Stelle, approvato al collegato alla legge di Stabilità 2014 che detta norme per la promozione della green economy e il contenimento dell'uso eccessivo di risorse naturali. 
 
L'emendamento, che porta la firma di un gruppo di parlamentari penta stellati, capeggiati da Massimo De Rosa, stabilisce, all'articolo 26 del collegato, che ai fini della tutela delle acque sotterranee dall'inquinamento e per promuovere un razionale utilizzo del patrimonio idrico nazionale, tenuto anche conto del principio di precauzione per quanto attiene il rischio sismico e la prevenzione di incidenti rilevanti, nelle attività di ricerca o coltivazione di idrocarburi rilasciate dallo Stato sono vietate le tecniche di stimolazione idraulica del giacimento mediante iniezione in pressione nel sottosuolo di fluidi liquidi o gassosi, compresi eventuali additivi, finalizzata a produrre o favorire la fatturazione delle formazioni rocciose in cui sono intrappolati gli idrocarburi.
 
Insomma la linea del governo sullo shale gas sembra chiara: al momento non vi è nessuna possibilità che vengano compiute attività di fracking sul nostro territorio. Vedremo cosa accadrà in futuro. 
 
 
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Rosamaria Freda
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