01/01/2013 - 01:00

SEP 2013: la sostenibilita' a 360 gradi

Tecnologie innovative, Cambiamento climatico, Ricerca e innovazione, Educazione ambientale, Gestione strategica del ciclo integrato dei rifiuti, delle risorse idriche, Efficienza Energetica, Tecnologie a Basso Impatto Ambientale, Mobilità Sostenibile. Questi temi, al centro delle linee guida europee per lo sviluppo di una gestione industriale sempre più orientata alla green economy, sono oggetto di esposizione, studio, approfondimento e dibattito nell'ambito della nuova edizione di SEP, dal 19 al 22 marzo 2013.
In un momento in cui la responsabilità ambientale detta le nuove scelte globali dell'economia, l'investimento nell'innovazione tecnologica diventa lo strumento essenziale per il rilancio dell'impresa. SEP si pone come progetto di comunicazione ambientale per diffondere tra imprese e cittadini una nuova idea di sostenibilità. Organizzato in collaborazione con le aziende leader del settore e le associazioni attive nella promozione, formazione e comunicazione ambientale, SEP è il Salone che affronta i grandi temi dell'ambiente con approccio di ampio respiro a livello internazionale.
Parte integrante del progetto SEP sarà HYDRICA, salone dedicato alla presentazione delle soluzioni tecnologiche, impiantistiche e di gestione delle acque in ambito civile, industriale, agricolo, l'efficienza e il risparmio idrico, che ha visto, nelle precedenti edizioni, la partecipazione di 119 espositori dei quali 31 esteri su una superficie di 5.000 mq. totali. Il Salone presenta un approccio multidisciplinare alle tematiche della gestione delle risorse idriche, creando nuove sinergie a livello espositivo ed approfondimenti nelle tematiche comuni alla gestione dei rifiuti, delle reti e dell'energia. Dal confronto tra i protagonisti del mercato, produttori di tecnologie, gestori e mondo istituzionale, esperti tecnici e mondo della ricerca, HYDRICA fornisce un quadro a 360 gradi sullo stato dell'arte in Italia e a livello internazionale nella gestione dei corpi idrici, del suolo, del territorio, per stimolare un dibattito che coinvolga tutti i soggetti interessati al rilancio di questo settore economico. Il riposizionamento del Salone dedicato alle tecnologie per l'Acqua insieme a SEP, permette di creare una manifestazione che tratti sia la gestione delle acque che dei rifiuti, rafforzando la sinergia a livello espositivo e la promozione sui visitatori, che in un unico appuntamento capitalizzano nuove opportunità commerciali.

Un primo confronto sul tema dell'acqua ci sarà a dicembre 2013 quando Padova Fiere ospiterà il Gruppo di Lavoro ISO che si sta occupando di sviluppare un nuovo standard internazionale "ISO 14046 - Water Footprint. Requirements and Guidelines". L'apertura dei lavori si terrà con la presenza del Rettore dell'Università di Padova, Giuseppe Zaccaria, del Prof. Antonio Scipioni...e dell'Amministratore Delegato di PadovaFiere Spa, Paolo Coin. Usiamo molta acqua per bere, cucinare e lavare, ma ancor più per produrre cibo, carta, vestiti in cotone, etc. L'impronta idrica è un indicatore che consente di calcolare l'uso di acqua, prendendo in considerazione sia l'utilizzo diretto che quello indiretto di acqua, del consumatore o del produttore. problemi legati all'acqua sono spesso strettamente collegati alla struttura dell'economia globale. Molti paesi hanno esternalizzato in modo massiccio la loro impronta idrica, importando da altri luoghi quei beni che richiedono una grande quantità d'acqua per essere prodotti. Questo mette sotto pressione le risorse idriche dei paesi esportatori dove troppo spesso scarseggiano meccanismi finalizzati ad una saggia gestione e conservazione delle risorse d'acqua.

Nel corso dello svolgimento dei tavoli di lavoro sul Water footprint il mese scorso a Bangkok l'Ing. Alessandro Manzardo - coordinatore del GL 10 "Gestione ambientale di prodotto" - ha presentato durante il plenary la candidatura dell' Università di di Padova e di PadovaFiere per ospitare i gruppi di lavoro a Padova. La candidatura è stata approvata anche a livello di comitato internazionale."Di water footprint non si parla ancora molto in Italia - ha dichiarato Manzardo - ma di fatto è un tema che sta interessando molti paesi sia a livello europeo sia mondiale. Stiamo infatti andando incontro ad un periodo di grande scarsità d'acqua dovuta sia ai cambiamenti climatici, sia all'aumento della popolazione mondiale, sia ai processi industriali che inquinano questa importante risorsa. questo motivo qualche anno fa - anche a seguito della preoccupazione manifestata da alcune multinazionali con sedi in paesi con scarse risorse idriche - si è avvertita la necessità di sviluppare dei riferimenti metodologici che permettessero al consumatore di riconoscere quei prodotti che effettivamente richiedono una minore quantità d'acqua per essere realizzati. Ci sono molte imprese che hanno consumi idrici importanti e che cercano uno strumento per gestire in modo più opportuno questa risorsa e capire dove intervenire per ridurne il consumo.

Da qui il water footprint, una misura che quantifica gli impatti ambientali relativi all'utilizzo della risorsa idrica che è proprio di un prodotto, di un processo o di una organizzazione". "Ci sono paesi come la Francia - ha concluso Manzardo - in cui sono già stati varati dei provvedimenti legislativi (legge Grenelle) che prevedono che tutti i prodotti in vendita debbano riportare in etichetta il carbon footprint (ossia quanta CO2 viene emessa per produrre quel bene o fornire quel servizio) e il water footprint. Quello che stiamo facendo a livello ISO è cercare di definire un quadro che renda più consapevoli i consumatori, i produttori e i rivenditori in fase di scelta e di acquisto dei prodotti". Sep dà appuntamento in Fiera a Padova dal 19 al 22 marzo 2013
Marilisa Romagno
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