01/01/2013 - 01:00

Sentenza del Tar Lomabrdia sullo smog

Il Tar della Lombardia ha annullato la delibera che vieta in tutta la regione «l'utilizzo dell'olio combustibile per gli impianti di riscaldamento civile». Una delibera che dopo ricorsi e contro ricorsi era entrata in vigore nel 2004 nelle aree critiche e dal 2006 in tutta la Lombardia e che vieta l'uso dell'olio combustibile, che determina un grosso contributo alle concentrazioni di polveri in atmosfera.
Un divieto che da oggi stesso decade per l'annullamento della delibera operato dal Tar e che dà ragione alla società Iplom, che produce gasolio e bitumi, la quale aveva presentato ricorso. Il motivo addotto dalla sentenza di annullamento sta nel non aver comunicato alla Commissione europea la delibera, come previsto. «Ogni progetto di regola tecnica - si legge nel­la sentenza - deve essere preventivamente notificato alla Commissione, anche quando lo scopo» è «di provvedere alla tutela della sa­lute pubblica, dei consumato­ri o dell'ambiente».
Quindi per un cavillo la delibera è annullata, e adesso «Lo Stato Italiano - scrivono i giudici - dovrà portare a conoscenza della Commissione Europea la re­gola tecnica di cui è causa, af­finché la Commissione possa esprimere il proprio orienta­mento » Dopo di che - se la Commissione non avrà obiezioni - potrà essere nuovamente operativa.
«Interroghiamoci su qual è il diritto prevalente - ci ha detto Damiano Di Simine, presidente di Legambiente Lombardia - se deve prevalere un formalismo o la salute dei cittadini. Se c'è stata una mancanza amministrativa è giusto che si sanzioni, ma non credo sino al punto di annullare una delibera che, se non risolutiva per i problemi dell'inquinamento, dava comunque un contributo a combatterlo».
«C'è poi un valore simbolico da mettere in evidenza- continua Di Simine- proprio in questi giorni in cui faticosamente a Copenhagen si cerca di dare operatività a dichiarazioni di principio, le resistenze operate da gruppi di interesse economico, come in questo caso i petrolieri, possono frenare i difficili percorsi da mettere in atto per tutelare l'ambiente e la salute dei cittadini».
Ma non è questa sentenza del Tar il solo provvedimento giudiziario che entra nel merito della politica antismog della regione Lombardia; solo pochi giorni fa, infatti, il Tribunale di Milano ha inviato un avviso di garanzia al governatore Roberto Formigoni, al sindaco di Milano Letizia Moratti e al presidente della provincia Guido Pode­stà, per una indagine in corso sugli interventi amministrativi tesi a limitare la concentrazione delle polveri sottili, nata dopo due esposti del Codacons».
Tommaso Tautonico
autore