01/01/2013 - 01:00

Score: a difesa della legalità nelle rinnovabili

Il settore delle energie rinnovabili è un settore in forte crescita, in grado di generare un giro d'affari che si stima possa arrivare nei prossimi dieci anni a superare i 100 miliardi di euro. Ma tante sono purtroppo le insidie che lo minacciano: criminalità, corruzione, infiltrazioni mafiose, ...
 
Proprio per questo la Fondazione culturale Responsabilità etica (Gruppo Banca Popolare Etica) ha avviato il progetto SCORE - Stop crimes on renewables and environment (Fermare la criminalità organizzata nel settore ambientale e in quello delle energie rinnovabili).
L'iniziativa, finanziata dall'Unione europea, prevede una prima fase di ricognizione e analisi dei casi noti di infiltrazione a cui seguirà dopo l'estate una di ricerca delle soluzioni.
Accanto alla Fondazione sono presenti Arci Lombardia, l'associazione Saveria Antiochia Omicron, C.D.I.E, il Forest Stewardship Council, il Dipartimento Tesaf dell'Università di Padova e l'associazione Valore Sociale. 
 
"L'iniziativa - ha spiegato Mauro Meggiolaro, responsabile del progetto in occasione della sua presentazione nei giorni scorsi durante Terra Futura - nasce per prevenire la diffusione della corruzione nel settore delle energie rinnovabili, ma anche dell'approvvigionamento di legname e pellet, di legno per l'edilizia e per gli arredamenti". 
Edoardo Zanchini, responsabile energia di Legambiente, ha sottolineato l'importanza di "stabilire regole che permettano di smascherare ogni tentativo di penetrazione mafiosa. Al Sud, che ha straordinarie potenzialità in termini di sole e vento, occorre agire perché gli interessi criminali siano lasciati fuori dalla porta". 
 
Tra le varie esperienze virtuose portate alla luce  da "Score", anche il grande parco di energie rinnovabili nato a Messina e promosso dalla Fondazione di Comunità-Distretto sociale evoluto e dall'azienda sanitaria locale con la collaborazione di diverse realtà, tra cui Banca Etica e Caritas. 
Notevole l'impatto economico, occupazionale e sociale generato dal parco, anche perché gli introiti permettono di sostenere iniziative sociali come il progetto «Luce è libertà», appoggiato economicamente anche dalla Cassa delle Ammende del ministero della Giustizia, il cui obiettivo è favorire il reinserimento sociolavorativo di 56 internati dell'ospedale pschiatrico giudiziario (Opg) di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina). 
 
"Sono importanti occasioni che consentono a queste persone di riprendere in mano la propria vita - ha spiegato Gaetano Giunta, segretario generale della Fondazione di Comunità Messina -. Il rendimento ci permette di sostenerle anche con progetti come l'housing sociale o la ricostruzione di reti sociali".
Un progetto, quindi, in grado di unire green economy e welfare
Lisa Zillio
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