10/02/2014 - 17:51

Risparmio energetico e rinnovabili, cresce in Italia la green economy

Secondo l’ultimo rapporto Enea nel 2012 l’Italia ha aumentato del 30% il risparmio energetico. Bene anche la produzione di energia da fonti rinnovabili.
Non bisogna perdere l’occasione quando si è in un momento creativo e ci vengono in mente i modi che abbiamo per rinnovare il nostro appartamento, che ormai è tanti anni che è sempre uguale e ci siamo un po’ stufati di vedere le solite pareti dello stesso colore e i soliti mobili. Nel caso in cui però non fossimo in grado di sostenere le spese in autonomia non c’è problema, possiamo pensare di chiedere un finanziamento. Per scegliere quello giusto basta mettere i prestiti dei migliori istituti di credito a confronto, in modo da trovare quello più adatto alle nostre esigenze.

E già che ci siamo decidiamo di rimettere a nuovo anche la caldaia, che ormai è vecchia, consuma troppo, ed è arrivato il momento di trovare una soluzione alternativa ecosostenibile. Perché l’Italia è sempre più green: a dirlo l’ultimo rapporto Eneache ha stimato un aumento del 30% del risparmio energetico e una crescita dell’1% per quanto riguarda l'indice di efficienza. Sono dati riferiti al biennio 2011-2012, e per il 2013 si attendono numeri ancora più positivi considerato l’effetto degli ecobonus. Grazie alle detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica, infatti, le famiglie italiane possono richiedere un prestito per effettuare i lavori e recuperare fino al 65% della spesa sostenuta.

Gli investimenti per il risparmio energetico e l’efficienza, infatti, sul lungo periodo pagano e sono convenienti per famiglie e imprese. Enea ritiene che “la completa attuazione della direttiva sull'efficienza energetica permetterà un risparmio annuale di 20 miliardi di euro”. È per questo che molte banche si sono attivate nel proporre condizioni favorevoli per i prestiti di ristrutturazione casa. Per sfruttarle il consiglio è di confrontare le offerte di IBL Banca, Findomestic, Compass e degli altri istituti finanziari.

La green economy, in Italia, sembra dunque essersi ben sviluppata negli ultimi anni e consolidata in un mercato dove il risparmio sui costi dell’energia diventa fondamentale nelle strategie industriali. Sempre secondo il rapporto Enea “l'intensità energetica, ovvero la quantità di energia necessaria a produrre 1.000 euro di Pil, in Italia è inferiore del 6,3% rispetto alla Germania e del 18,2% rispetto alla Francia, ma superiore del 14,6% rispetto al Regno Unito”.

Bene quindi, ma si può fare ancora meglio. L’importante è continuare in questa direzione e proseguire con la politica degli incentivi a famiglie e imprese per la crescita delle tecnologie per il risparmio e l’efficienza energetica. Investire sulla green economy, ancora secondo Enea, permetterà di tagliare in maniera consistente sui costi di produzione e distribuzione dell'energia (fino a 6 miliardi l'anno) e sulle spese di acquisto di combustibili vari (fino a miliardi l'anno).
Inoltre, non va sottovalutato l’impatto positivo che la green economy può avere sull’industria del settore e l’occupazione. A entrare nel dettaglio dello studio Enea, infatti, è previsto entro il 2020 un aumento del Prodotto interno lordo dell'Unione Europea per 34 miliardi di euro e la creazione di oltre 400.000 nuovi posti di lavoro.

Il panorama del mercato energetico in Europa e in Italia, dunque, sta cambiando e in meglio per fortuna. Nel nostro Paese, in particolare, si importa sempre meno energia dall’estero (- 4%) e se ne produce di più all’interno dei propri confini. La produzione nazionale di energia, infatti, ha fatto registrare un incremento del 5,8% (raggiungendo 37,5 megatep - milioni di tonnellate equivalenti petrolio) e la spinta decisiva è venuta soprattutto dalle fonti rinnovabili con un + 8,4%.

L’Italia è un Paese con tanti problemi, ma ha una grande fortuna: un patrimonio di risorse naturali enorme, grazie soprattutto alla grande diversificazione territoriale. È importante saper sfruttare queste risorse per lo sviluppo economico e per creare un sistema di produzione sostenibile ed ecologico.
SuperMoney
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