03/06/2014 - 16:57

Riscaldamento centralizzato e autonomo, più rinnovabili e meno gas

Indagine REF-E sui sistemi di riscaldamento centralizzato e autonomo: nel mercato crescono gli apparecchi alimentati con energie rinnovabili
Vivere in una casa efficiente dal punto di vista energetico significa non soltanto essere consapevoli dei propri consumi, ma anche godere di una serie di benefici che vanno dal rispetto dell’ambiente alla tutela del portafogli. E ciò lo dimostra il fatto che, con la complicità degli ecobonus, sono in tanti a confrontare i mutui più vantaggiosi in rete (per i grandi importi preferibile al prestito) che consentano di rateizzare gli interventi di ristrutturazione sulla “capacità” energetica della propria abitazione.
 
Il risparmio in bolletta è un obiettivo primario per la maggior parte delle famiglie italiane e per questo motivo oggi il mercato è costretto a offrire soluzioni sempre più innovative per conciliare le esigenze di una grande fetta di consumatori, formata da utenti più consapevoli di ciò che vogliono e di ciò che possono ottenere. Un campo particolarmente fertile, da questo punto di vista, è la climatizzazione residenziale e secondo il “Monitoraggio del mercato della climatizzazione nel settore residenziale – 2012” realizzato da REF-E sui sistemi di riscaldamento autonomo e centralizzato, le energie rinnovabili stanno vivendo un periodo estremamente positivo.
 
Secondo l’indagine, infatti, realizzata per l’appuntamento romano del 5 giugno con il convegno “Trend nel mercato della climatizzazione e obiettivi delle politiche energetico-ambientali”, in questi ultimi tempi sta calando la diffusione dei sistemi di riscaldamento a gas che, dopo una sostanziale parità durante il 2011, sono stati nel 2012 superati dai sistemi alimentati da fonti di energia rinnovabile.
 
Gli italiani sembrano puntare all’efficienza energetica scegliendo apparecchi che ottimizzano i consumi nel rispetto dell’ambiente e ciò lo dimostra il graduale abbandono dei tradizionali sistemi a gas almeno per quanto riguarda il riscaldamento autonomo, mentre il riscaldamento centralizzato è ancora per la maggioranza alimentato a gas.
 
Le tecnologie più diffuse, secondo REF-E, sono le pompe di calore aria/acqua, ma anche le stufe e i termo camini a biomassa. Le famiglie che cercano sistemi integrati dimostrano di scegliere ancora in maniera piuttosto omogenea tra sistemi tradizionali e innovativi, mentre chi decide di sostituire totalmente gli apparecchi alimentati a combustibili fossili lo fa sostanzialmente per adottare in tutto e per tutto le fonti di energia rinnovabile.
 
Dall’indagine emergono due aspetti dell’attuale mercato residenziale della climatizzazione: il primo è che i consumatori sono più consapevoli a temi quali ecosostenibilità e risparmio energetico, il secondo è che ciò è stato reso possibile anche da una sonora spinta del mercato verso una maggiore diffusione di apparecchi che mirano alla riqualifica energetica dei sistemi di riscaldamento centralizzato e autonomo.
 
In questo un grande contributo, c’è da dirlo, è stato dato dalle politiche governative che hanno previsto importanti incentivi, soprattutto fiscali, destinati ai lavori di ristrutturazione per il miglioramento dell’efficienza energetica degli immobili. Pensiamo, ad esempio, dei vantaggi fiscali sulla biomassa e sulle significative differenze di prezzi tra combustibili fossili e fonti rinnovabili.
 
Malgrado una ventata positiva nel mercato delle rinnovabili, in generale il settore della climatizzazione risente della crisi economica e finanziaria, per cui nel 2012, anno preso in esame dalla ricerca, i numeri parlano di un sostanziale calo delle vendite. Gli apparecchi venduti, infatti, sia a gas che alimentati a rinnovabili, sono stati 2,5 milioni contro i 3,2 milioni del 2008.
SuperMoney
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