06/06/2015 - 12:53

Rinnovabili, Vicari: ecco come funziona il sistema di controllo degli incentivi. Crippa: troppe falle

Come funziona il meccanismo di controllo degli incentivi erogati dallo Stato alle energie rinnovabili, quali sono le falle e quali le percussioni che gli illeciti hanno sulle bollette energetiche degli italiani.
A chiarire la situazione è stato il sottosegretario allo Sviluppo economico, Simona Vicari, rispondendo in commissione Attività produttive della Camera, a un'interrogazione con cui il deputato del Movimento 5 Stelle, , nonché vicepresidente della stessa commissione, Davide Crippa, ha chiesto al governo di fare luce sulle irregolarità nella attribuzione degli incentivi erogati alle energie rinnovabili e sul funzionamento del meccanismo di controllo e attribuzione delle sanzioni. 
 
Il decreto 31 gennaio 2014 del Mise ha introdotto una disciplina organica dei controlli per gli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili disponendone le modalità di programmazione delle attività di verifica e individuando le violazioni che comportano la decadenza dagli incentivi con l'integrale recupero delle somme già erogate e l'eventuale segnalazione all'Autorità per l'energia elettrica e il gas (Aeeg), ha spiegato la Vicari. Tutti i dati raccolti da questa attività sono dunque il possesso del Mise, ha continuato la Vicari. 
 
Quanto alla diminuzione degli esiti negativi nel settore fotovoltaico nell'anno 2013 rispetto al 2012 il Gse, su 1.941 impianti, di potenza complessiva pari a 976 MW, ha rilevato un significativo numero di irregolarità di vario genere e, conseguentemente, ha adottato provvedimenti di diniego delle tariffe incentivanti o di riconoscimento delle stesse in misura inferiore, nonché provvedimenti di inibizione all'accesso agli incentivi per dieci anni nei casi di dichiarazioni false e mendaci, ha precisato la rappresentante del governo. Questi procedimenti di verifica, avviati nel 2011, sono stati poi conclusi nel 2012. E proprio così si spiega l'alta percentuale (34 per cento) di esiti negativi registrata nel corso dell'anno. Nel 2013 l'attività di verifica del Gse ha riguardato, invece, un consistente numero di impianti anche di piccola taglia, presso i quali è stato riscontrato un minor numero di irregolarità, pari al 5 per cento. Secondo la Vicari questo scarto così significativo dipende anche da una differenza strutturale del campione osservato, circostanza che porta anche a rendere difficilmente comparabili i due dati, dal momento che si riferiscono a segmenti di impianti e di mercato molto differenti. 
 
Il sottosegretario si è poi soffermato sulla necessità di compiere controlli puntuali ed efficienti sull'operato di ICIM spa, la società aggiudicataria della gara per l'effettuazione delle verifiche sugli impianti fotovoltaici bandita dal Gse che opera nel campo della certificazione ed ispezione e vanta la certificazione rilasciata da ACCREDIA. Questa certificazione garantisce che le attività di ispezione e certificazione svolte dai soggetti accreditati rispondano ai più stringenti requisiti internazionali in materia di valutazione della conformità, e dietro una costante e rigorosa azione di sorveglianza sul comportamento degli operatori responsabili, ha fatto presente la Vicari. 
 
Quanto ai fondi da destinare al Gse per lo svolgimento delle attività di gestione, di verifica e di controllo, inerenti i meccanismi di incentivazione e di sostegno, la Vicari ha spiegato come la bolletta elettrica sia stata sgravata da tali costi che sono a carico dei beneficiari delle medesime attività, attraverso la compensazione delle somme erogate a titolo di incentivo. 
 
Ma quanti impianti sono stati davvero controllati dal Gse nel 2014? E quali sono i risultai dei controlli effettuati? Quanto al fotovoltaico, i procedimenti che si sono conclusi con esito negativo sono stati 183, ha spiegato la Vicari. Di questi 63 sono culminati con l'adozione di provvedimenti di decadenza dal diritto alle tariffe incentivanti, 112 con la rideterminazione della tariffa incentivante, per 7 è stato disposto il mancato riconoscimento degli incentivi per parte del periodo di incentivazione e per uno è stata ridefinita la potenza incentivata.
 
Quanto agli altri impianti alimentati da fonti rinnovabili (e cioè quelli che accedono agli incentivi previsti dai decreti del 18 dicembre 2008 e 6 luglio 2012) i provvedimenti con esito negativo sono stati 203, ha continuato il sottosegretario. Di questi sono stati 161 i provvedimenti di decadenza dall'iscrizione al Registro, 25 quelli per cui è stata rideterminata l'energia incentivabile, 13 che hanno portato all'annullamento della qualifica, mentre per 4 è stato disposto il mancato riconoscimento degli incentivi per parte del periodo di incentivazione. 
 
Il sottosegretario ha poi fatto presente come il suo ministero intenda proseguire nella direzione tracciata dal cosiddetto "decreto controlli", ulteriormente affinando, sulla base dell'esperienza fin qui maturata, la macchina organizzativa e la cooperazione istituzionale per rafforzare l'azione del Gse nel settore dei controlli.
 
In sede di replica il deputato Crippa si è detto insoddisfatto della risposta fornita dal rappresentante del governo e ha espresso non poche perplessità sul funzionamento generale del meccanismo dei controlli evidenziato dalla Vicari.  Il parlamentare ha quindi invitato il governo a potenziare le funzioni ed i controlli sul territorio attualmente attribuiti al Gse, soprattutto in considerazione del fatto che il totale degli incentivi ammonta a circa 13 miliardi di euro e che quindi vi sarebbero circa 4 miliardi di incentivi indebitamente erogati.
Rosamaria Freda
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