01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: potenziale maggiore del fabbisogno energetico

L'energia eolica sarebbe in grado da sola soddisfare il doppio dell'attuale domanda energetica mondiale, quella geotermica più del doppio e quella solare addirittura fornire una quantità di energia da 3 a 100 volte superiore rispetto al consumo energetico globale, mentre i livelli di distribuzione delle bioenergie provenienti da varie fonti (considerando anche i vincoli di biodiversità, scarsità d'acqua e la sicurezza alimentare) vanno dai 100 ai 300 Exajoule.
 
E' quanto stimato dal Panel intergovernativo di esperti sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite (IPCC) nel report sulle energie rinnovabili appena presentato ad Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, e qui riportato dal WWF.
Lo studio, intitolato "Relazione speciale sulle fonti energetiche rinnovabili e di mitigazione dei cambiamenti climatici", mette a confronto in 900 pagine 164 scenari diversi sottolineando come "il potenziale tecnico delle energie rinnovabili (che è inferiore a quello teorico in quanto include già alcuni vincoli) supera di gran lunga la domanda attuale e futura dell'energia elettrica e termica a livello globale".
 
Al momento, pero', ricoprono purtroppo solo il 13% del fabbisogno mondiale con punte del 19% per la produzione di elettricità.
 
L'IPCC sostiene che le energie rinnovabili sono la fonte energetica più in crescita, tanto da superare in fatto di disponibilità quelle fossili sia a livello regionale che globale.
E questo permetterà nei prossimi decenni di ridurre i costi, soprattutto per quanto riguarda l'energia solare.
 
"In alcune regioni i costi di energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili sono già competitivi con gli altri combustibili - spiega Mariagrazia Midulla, Responsabile Energia e Clima del WWF -. Il prezzo al kilowattora varia da 4 a 25 centesimi di dollaro per l'energia eolica, da 4 a 15, per quella geotermica, e da 8 a 90 per il solare. Inoltre, in futuro, riduzioni più drastiche dei costi sono previste grazie ai tassi più elevati di distribuzione e a tecnologie più efficienti. Una diminuzione dei prezzi che è stimata in modo più pronunciato rispetto a quella del nucleare e delle varie tecnologie dei combustibili fossili".
 
Ma il rapporto va oltre considerando le fonti rinnovabili come la nuova frontiera, non solo in fatto di disponibilità e competitività dei costi, ma anche per una concezione più democratica dell'assetto energetico mondiale, visto che "tutti i Paesi hanno accesso a una o più fonti di energia rinnovabile, a differenza dei combustibili fossili e nucleari", e per l'azione di contrasto al surriscaldamento globale, considerando che "per mantenere il pianeta al di sotto della soglia di pericolo dei 2 gradi, approvata dalla Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC), le emissioni di gas serra globali devono cominciare a diminuire entro il 2015".
 
Lisa Zillio
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