16/01/2016 - 17:30

Rinnovabili: nel 2016 il contatore non supera il tetto dei 5,8 miliardi

Il contatore delle fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico non supererà, per tutto il 2016, il tetto dei 5,8 miliardi di euro, nemmeno nello scenario peggiore tra quelli ipotizzati, in assenza di revisioni normative o di eventi inattesi. È quanto risulta dalle simulazioni che il GSE ha effettuato grazie ai dati in suo possesso.
Al 31 ottobre scorso il Contatore del "costo indicativo cumulato annuo degli incentivi" risulta pari a circa 5,745 miliardi di euro, con una diminuzione di 21 milioni rispetto al mese precedente. "Per la prima volta - ha sottolineato il Presidente e Amministratore Delegato del GSE, Francesco Sperandini - pubblichiamo una simulazione dell'andamento dell'impegno di spesa per le rinnovabili non fotovoltaiche, che consentirà agli operatori di avere di fronte un orizzonte entro cui orientare le proprie scelte imprenditoriali, senza corse in avanti e senza frenate immotivate. Gli incentivi che gli italiani finanziano con le loro bollette - ha concluso Sperandini - risultano massimamente produttivi se generano un flusso ordinato d'investimenti: lo sforzo dei nostri uffici è stato e sarà sempre più orientato a contribuire a quest'obiettivo".

In base allo scenario evolutivo elaborato dal GSE, in assenza di revisioni normative o di eventi inattesi, anche nelle ipotesi peggiori, con prezzo dell'energia più basso, con l'entrata effettiva in esercizio di tutti gli impianti ammessi ad aste e registri (anche se oggi ancora allo stato di progetto) e in caso di aumento della producibilità degli impianti stessi, il tetto dei 5,8 miliardi non sarà raggiunto nel corso di tutto il 2016. L'elaborazione pubblicata oggi rientra nell'ambito della più ampia operazione trasparenza intrapresa dal GSE e mette a disposizione di operatori e studiosi del settore i dati e le assunzioni teoriche relativi all'ampia mole di impianti a fonti rinnovabili non fotovoltaiche. In questo mese di gennaio, quando il Contatore dovrebbe attestarsi a 5,631 miliardi, sono attese le principali variazioni nel settore, con l'aggiornamento prezzi dell'energia, la transizione dai Certificati Verdi alla Feed in premium e l'aggiornamento della producibilità statistica. Stando alle simulazioni effettuate, anche qualora si verificassero le condizioni "peggiori", l'andamento dell'impegno di spesa, per tutto il 2016, appare discendente.
Tommaso Tautonico
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