30/05/2014 - 11:13

Rinnovabili: lo 'spalma incentivi' danneggia pesantemente tutto il settore. Parola di Cna

Dopo l'associazione Anie-Gifi a schierarsi contro il decreto 'spalma incentivi' messo a punto dal ministero dello Sviluppo economico per rimodulare il meccanismo di incentivazione alle energie rinnovabili è il presidente della Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa (Cna) Daniele Vaccarino.
Il programma 'taglia bollette' del ministero 'danneggia pesantemente il settore delle fonti rinnovabili e in particolare il fotovoltaico, mettendo in pericolo migliaia di posti di lavoro' spiega Vaccarino in una lettera inviata ai ministri dello Sviluppo economico e dell'Ambiente e ai presidenti della commissione Ambiente di Camera e Senato, Ermete Realacci e Giuseppe Marinello.
 
Sono davvero preoccupanti, secondo Vaccarino, alcune misure messe a punto dal governo a partire dall'allungamento obbligatorio del periodo di incentivazione da 20 a 25 anni, l'incremento dei costi imposti alle fonti rinnovabili rispetto al loro effettivo impatto sulla rete, l'introduzione degli oneri generali anche sugli impianti connessi a reti private e le nuove disposizioni in materia di controlli.
 
'Ciascuna di queste misure, direttamente o indirettamente, avrebbe un pesante impatto negativo non solo sulle prospettive del mercato degli impianti alimentati da energie rinnovabili, già penalizzato dall'abolizione degli incentivi ma anche sugli impianti realizzati e attualmente in attività' si legge nella lettera. 
 
Ma la preoccupazione maggiore riguarda il tema dei controlli. 'C'è il reale rischio di colpire con misure pesantissime non solo gli impianti realizzati al di fuori delle regole e con intenti speculativi, ma anche tantissimi impianti viziati da errori meramente formali e commessi in assoluta buona fede' continua il presidente della confederazione. 
 
'La situazione che si verrebbe a determinare potrebbe comportare una vera e propria paralisi del settore con la conseguente impossibilità di raggiungere gli obiettivi di sostenibilità energetica che l'Unione Europea ci ha posto. Inoltre, questi provvedimenti, se confermati, darebbero il colpo di grazia a migliaia di imprese sane che a fatica reggono alla crisi' dice ancora Vaccarino
 
Per questi motivi la Cna chiede che si apra 'un confronto con le categorie interessate per condividere gli obiettivi e gli interventi da mettere in campo per rilanciare un settore importantissimo per la ripresa del Paese come quello delle rinnovabili'.
 
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Rosamaria Freda
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