01/01/2013 - 01:00

Rinnovabili: l'incertezza fa male all'Italia

Quel 'pasticciaccio brutto di Palazzo Chigi': così si potrebbe definire l'esito dell'iter di un Decreto legislativo nato per dare seguito, a livello italiano, all'obiettivo europeo di avere "almeno" un 20% di energia prodotta da fonti davvero rinnovabili e pulite e che invece si è trasformato nel tentativo di bloccarne la crescita.
In assenza di programmazione energetica, pur prevista dagli stessi provvedimenti varati da questo esecutivo, il Governo dice tutto e il contrario di tutto: nel giugno scorso fa un piano che prevede lo sviluppo delle rinnovabili e poi, sull'onda di polemiche inventate a tavolino sui costi degli incentivi alle rinnovabili, le blocca. La scelta fatta oggi di rinviare la decisione, a seguito della sollevazione non solo degli ambientalisti, non solo degli operatori, ma di migliaia e migliaia di cittadini, non fa che aumentare il caos e l'incertezza, rendendo il nostro Paese troppo poco affidabile per gli investitori.

Le rinnovabili e l'efficienza energetica sono la spina dorsale della nuova economia, che si sta sviluppando in tutto il mondo e sono anche l'unica vera strada per garantirsi la sicurezza energetica . Il nucleare ci renderebbe del tutto dipendenti da tecnologie vecchie e straniere, oltre che dall'uranio. Romani dica perché è tanto difficile capire che incentivi seri e rapportati ai costi per le rinnovabili, a spese degli italiani (in bolletta) sono un investimento nel futuro. E soprattutto spieghi perché non lo preoccupa il fatto che l'80% dei soldi destinati alle rinnovabili sia finora andato a impianti tradizionali e inceneritori (CIP6) e perché ritiene accettabili i 400 milioni di euro l'anno che gli italiani tirano fuori (sempre in bolletta) per "ripagare" i costi del mancato sviluppo del nucleare (di cui non abbiamo alcun bisogno, visto che abbiamo molta più potenza istallata del reale fabbisogno di energia).

Il WWF chiede che venga varato un tavolo di consultazione per discutere in modo serio degli incentivi nel prossimo futuro, con l'obiettivo di favorire al massimo, in modo serio e commisurato all'andamento dei prezzi sul mercato, le rinnovabili e l'efficienza energetica, e che si tenga conto dell'iter del Decreto Legislativo, compresi i pareri delle Commissioni competenti di Camera e Senato.
Tommaso Tautonico
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