13/10/2015 - 18:40

Rinnovabili: l'Africa strizza l'occhio all'energia della Terra

Il potenziale di crescita dell'uso di energia geotermica in Africa è grande e, entro il 2030, potrebbe aumentare di cinque volte. Questo è quanto emerso martedì scorso durante la South African International Renewable Energy Conference (Sairec), nella sessione sull'energia geotermica.
"Il Kenya è tra i primi dieci paesi al mondo per capacità geotermica", ha detto Marietta Sander, direttore esecutivo della International Geothermal Association nel discorso d'apertura alla sessione. "Questo paese è sulla buona strada per raggiungere un obiettivo di 5.530MW di energia geotermica nel 2020". Sander ha anche affermato che l'Africa e il Medio Oriente rappresentano sicuramente i "punti caldi" (hot spot) per i futuri investimenti geotermici a livello globale. Il continente africano può contare attualmente su una potenza geotermoelettrica installata di 611MW con 60 progetti in corso, 20 dei quali localizzati nella East African Rift, che si estende dal Kenya all'Etiopia. Sander ha illustrato come lo sviluppo della risorsa geotermica in questi Paesi incontri numerosi ostacoli, dalle indisponibilità del credito, al perdurante rischio legato all'instabilità monetaria, alle barriere istituzionali e, non ultima, alla incertezza politica. In tale quadro, le istituzioni sovranazionali costituiscono spesso l'unica possibilità finanziamento dei progetti geotermici nei mercati emergenti.

Tra queste istituzioni, vale la pena ricordare la Banca Mondiale, l'Inter-American Development Bank Group, la Banca Europea per la Ricostruzione e Sviluppo, la Banca africana di sviluppo, il Nordic Development Fund e il Fondo OPEC per lo Sviluppo Internazionale. Philippe Niyongabo, capo della Commissione dell'Unione Africana della Divisione Energia geotermica e Risk Mitigation Facility (GRMF) Project Manager ha auspicato la formazione di partenariati pubblici e privati al fine di rendere più agevole lo sviluppo di prospettive geotermiche di produzione energetica in Africa orientale. Il GRMF, ha detto, "svolge un ruolo importante per sbloccare gli investimenti in quell'area ed a tale scopo abbiamo sostenuto una società di scopo speciale, la Geothermal Development Company, creata nel 2010 per facilitare lo sviluppo geotermico".

La società prevede di raggiungere 1.646MW di potenza installata entro il 2017. Una particolare attenzione è stata rivolta anche ai padroni di casa della conferenza. In Sud Africa non esistono stime precise sul potenziale geotermico ma la risorsa è presente, come dimostrato dalle diffuse sorgenti termali naturali diffuse nel Paese.
fonte: distrettoenergierinnovabili.it
Tommaso Tautonico
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