01/01/2013 - 01:00

Rifiuti: sindaco rimosso per la differenziata

Siamo a Camigliano, provincia di Caserta, qui è accaduto un fatto increscioso che non dovrebbe essere di esempio per nessuno. In dieci giorni la Prefettura ha avviato il procedimento per lo scioglimento del consiglio comunale, commissariando il comune.
Non un comune qualunque ma un comune virtuoso vedendo le percentuali di raccolta differenziata che aveva raggiunto, il 65% mentre in tutto il resto della sua provincia, quella di Caserta, le percentuali sono a dir poco ridicole, ma andiamo con ordine. Il sindaco, ormai ex sindaco, Vincenzo Cenname qualche anno fa aveva deciso di uscire dalla gestione provinciale consorziata dei rifiuti. Una scelta coraggiosa ma vedendo i risultati che ha raggiunto verrebbe da pensare che sia stata la scelta giusta.

Tariffe bloccate, progetti per la riduzione dei rifiuti e percentuali alte di raccolta differenziata, insomma tutto ciò che un comune di 1.800 persone può desiderare dalla propria amministrazione. Poi è subentrata la legge nazionale che per contrastare l'emergenza rifiuti in Campania impone agli enti locali di passare la gestione dei rifiuti ai consorzi provinciali, proprio quella da cui qualche anno prima il comune virtuoso aveva deciso di uscire.

L'allora sindaco si oppone e di contro i suoi stessi cittadini, che l'avevano votato, decidono di allontanarlo dal suo ruolo di primo cittadino. In dieci giorni la prefettura ha così avviato e concluso la pratica di commissariamento e così da un comune virtuoso esempio di tutta la provincia adesso ci si ritrova con un paese che non ha ancora una guida. 


Tommaso Tautonico
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