31/10/2012 - 13:00

Rifiuti di Roma: inaccettabile l'ipotesi di una "non gestione"

La Regione Lazio, la Provincia e il Comune di Roma avevano dichiarato nel giugno del 2011 la loro incapacità di trovare soluzioni per gestire il ciclo integrale dei rifiuti di Roma, e avevano chiesto al Governo di subentrare con poteri commissariali per la chiusura della discarica di Malagrotta e l'individuazione di un impianto alternativo di smaltimento.
In questo contesto, nel marzo scorso, è stato chiesto il contributo del ministro dell'Ambiente per individuare soluzioni coerenti con le normative europee e con le leggi nazionali. Il ministro dell'Ambiente ha indicato subito la strada maestra: un aumento significativo della raccolta differenziata dei rifiuti, ferma a livelli molto bassi e ancora lontana dagli obiettivi di legge, per promuovere il recupero di materia e la riduzione della quantità di rifiuti prodotti. Nello stesso tempo il ministro ha indicato, sulla base dei dati relativi alle caratteristiche idrogeologiche del territorio, i luoghi più sicuri - sulla base dei criteri stabiliti dalle direttive europee - dove realizzare una discarica di servizio per la gestione della quota residuale che rimane dopo la raccolta differenziata, previo pretrattamento dei rifiuti. Purtroppo la Regione e le istituzioni locali hanno condiviso, tardivamente e solo molto parzialmente, le indicazioni del ministro. Nello stesso tempo Regione e istituzioni locali, mentre non hanno fornito indicazioni positive per la soluzione dell'emergenza, hanno osteggiato tutte le soluzioni individuate dal commissario nominato dal Governo.

Il risultato è molto chiaro :
1. La raccolta differenziata è ancora a livelli molto bassi;
2. Il pretrattamento dei rifiuti copre ancora meno del 75% del totale, ed espone l'Italia a una sanzione molto onerosa perché la UE ha aperto da tempo una procedura di infrazione contro l'Italia per il conferimento in discarica di rifiuti non trattati;
3. Regione e istituzioni locali contestano il sito per la discarica di servizio individuato dal commissario, prefetto Goffredo Sottile, ma non offrono proposte alternative;
4. La chiusura della discarica di Malagrotta, non rinviabile, lascia Roma senza gestione dei rifiuti dal 1 gennaio prossimo.

In assenza di soluzioni concordate, il ministro Clini non ritiene accettabile il rischio dell'assenza di gestione dei rifiuti della capitale d'Italia, e di conseguenza suggerirà di adottare "misure straordinarie non negoziabili con la Regione e le istituzioni locali, in linea con le direttive europee e le leggi nazionali, per la gestione del ciclo integrale dei rifiuti di Roma".
In questo contesto, "l'ipotesi di trasferire i rifiuti urbani di Roma in impianti all'estero potrà essere considerata solo dopo aver definito il sistema integrato di misure che dovrà essere adottato per allineare Roma agli standard europei, e solo dopo avere accertato la possibilità di utilizzare temporaneamente altri impianti disponibili in Italia".
Marilisa Romagno
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