29/05/2014 - 13:32

Restyling Eni. Dopo nuovi vertici, ora tocca alla struttura organizzativa

Massimizzare il valore della propria strategia basata sulla crescita selettiva nel settore upstream e sul recupero di profittabilità nei settori mid-downstream. Questo l'obiettivo con cui Eni ha ridefinito la propria struttura organizzativa prevedendo il superamento del modello divisionale e sostituendolo con un modello integrato, fortemente focalizzato sugli obiettivi industriali.
Ad annunciarlo è una nota pubblicata sul sito di Enche spiega inoltre che le attività delle divisioni E&P e R&M e le società Versalis e Syndial confluiranno nelle seguenti unità di business: Exploration, Development, Operations and Technology, Upstream, Downstream and Industrial. A queste si affiancheranno le esistenti unità di business Midstream e Retail Gas&Power.
 
Contemporaneamente tutte le funzioni di servizio al business saranno centralizzate, con massimo beneficio in termini di efficienza e capacità esecutiva, precisa Eni. Il nuovo modello organizzativo mirerà dunque alla semplificazione dei processi decisionali, alla focalizzazione sulle attività del core business, alla valozzazione delle competenze tecniche, all'aumento dell'efficienza nei settori Downstream e Industrial e alla massimizzazione delle sinergie delle funzioni di supporto. 
 
'L'obiettivo di questa riorganizzazione è quello di mettere a fattor comune tutte le risorse di eni, accorciando le linee di contatto, evitando duplicazioni e trasformando eni in una società operativa. Questo favorirà la massima efficienza nei tempi, nei costi e negli investimenti, e ci permetterà di rispondere in modo rapido e flessibile alle sfide di business che stiamo affrontando' ha commentato Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni.
 
Il nuovo modello organizzativo verrà reso operativo nelle prossime settimane e coerentemente con questa struttura, dall'inizio del 2015 Eni modificherà anche il reporting finanziario, presentando i risultati per i settori Upstream, Midstream, Downstream.
 
Ma non è tutto. Il Cdm di Eni ha inoltre confermato Massimo Mondazzi dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari e Marco Petracchini Responsabile Internal Audit, oltre a nominare alcuni componenti dell'Organismo di Vigilanza, tra cui Attilio Befera, in veste di componente esterno con funzione di presidente. 
 
A proposito di nomine Eni, società partecipata dallo Stato, ha recentemente rinnovato i propri vertici nominando ad e dg Claudio Descalzi e presidente Emma Marcegaglia. Una delle prime decisione di questo nuovo corso è appunto quella relativa alla riorganizzazione della società su un modello. Su questa scia si colloca anche la nomina di Befera, ex direttore dell'Agenzia delle Entrate, alla guida dell'organo di vigilanza.
 
Ma la riorganizzazione della struttura organizzativa non ha portato gli effetti sperati sui mercati finanziari. Stamattina Eni è infatti partita sottotono a Piazza Affari, con il titolo che sull'indice Ftse Mib ha segnato un ribasso dello 0,15% a 18,85 euro.
 
Clicca qui per vedere nei dettagli la nuova struttara organizzativa di Eni. 
Rosamaria Freda
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