28/08/2016 - 12:35

Responsabilità sociale: tutte le misure previste dal governo per le zone colpite dal terremoto

Cinquanta milioni di euro da destinare alle zone colpite dal terremoto del 24 agosto scorso e precisamente Lazio, Marche, Abruzzo e Umbria.
E' quanto ha stanziato il Consiglio dei ministri nella sua ultima riunione esprimendo profonda solidarietà per le famiglie delle vittime "così duramente colpite nei loro affetti e formulato sentito apprezzamento per il lavoro di tutte le realtà impegnate nelle complesse operazioni di soccorso: la Protezione civile nazionale, i Vigili del fuoco, le forze armate, le forze dell'ordine e i Volontari che stanno collaborando".
 
Il Cdm ha inoltre deliberato lo stato d'emergenza per i territori colpiti e chiesto al ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan di adottare il decreto di differimento dei tributi per i soggetti residenti nei Comuni nei quali il terremoto ha provocato danni strutturali di gravità tale da impedire l'assolvimento degli obblighi fiscali da parte dei cittadini.  Ma non è tutto. Il ministero dell'Ambiente e l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) hanno anche dato il via ad operazione di verifica dello stato degli edifici pubblici eventuali situazioni di pericolo che il sisma potrebbe avere generato. In particolare si teme che il ripetersi dalle scosse telluriche possa innescare ulteriori fenomeni di frane e crolli, da individuare con precisione, per poterne mitigare gli effetti nei confronti della popolazione e del territorio in generale.
 
Infine il Capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio ha firmato la prima ordinanza relativa all'emergenza legata al terremoto. Nell'ordinanza vengono individuati i soggetti che sono tenuti ad assicurare gli interventi sotto il coordinamento del Capo Dipartimento della Protezione Civile: i Presidenti delle Regioni, i Prefetti e i Sindaci dei Comuni interessati dall'evento sismico, insieme alle componenti e alle strutture operative del Servizio nazionale della protezione civile. Le attività messe in campo in questa fase sono relative al soccorso, all'assistenza e al ricovero delle popolazioni colpite dal terremoto, alla messa in sicurezza delle aree interessate e agli interventi urgenti volti a evitare situazioni di pericolo o maggiori danni.
 
L'ordinanza stabilisce inoltre che i Comuni curino l'istruttoria per l'assegnazione del contributo di autonoma sistemazione destinato alle famiglie la cui abitazione sia stata distrutta in tutto o in parte, oppure sia stata sgomberata a seguito del terremoto. Il contributo è di 200 euro al mese per ogni persona che risiede nell'abitazione e comunque fino ad un massimo di 600 mensili. Se il nucleo familiare è composto da una sola persona, il contributo è di 300. Nel caso in cui siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67%, è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuna della persone indicate, anche oltre il limite massimo di 600 mensili previsti per famiglia. Per le attività di soccorso, assistenza e ricovero delle popolazioni colpite dagli eventi, i sindaci sono legittimati a decidere l'occupazione d'urgenza e le eventuali espropriazioni con l'adozione di un decreto. E ancora. I titolari di mutui relativi agli edifici distrutti o resi inagibili anche parzialmente, potranno richiedere, secondo quanto previsto sempre dall'ordinanza, la sospensione delle rate dei mutui, optando tra la sospensione dell'intera rata e quella della sola quota capitale. L'agevolazione è prevista anche per gli edifici destinati alla gestione di attività di commerciale ed economica.
 
Infine il prossimo primo settembre le commissioni Ambiente di Senato e Camera si riuniranno in seduta congiunta per l'audizione del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti sugli eventi sismici del 24 agosto scorso e sulle politiche di prevenzione antisismica.
Rosamaria Freda
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