01/01/2013 - 01:00

Referendum nucleare in Sardegna: un Si quasi unanime

Nonostante il silenzio assordante di molti media sul tema del referendum sul nucleare e l'oblio che ormai cela la sciagura - ancora drammaticamente in corso - di Fukushima, l'enorme affluenza al voto in Sardegna conferma la volontà dei cittadini di partecipare concretamente alle scelte per il proprio futuro non solo energetico.
La Sardegna ha inaugurato il percorso nazionale sul referendum nazionale sul nucleare che si terrà 12 e 13 giugno prossimi, unitamente ai due per l'acqua pubblica e quello sul legittimo impedimento, proponendo ai suoi elettori il quesito: "Sei contrario all'installazione in Sardegna di centrali nucleari e di siti per lo stoccaggio di scorie radioattive da esse residuate o preesistenti?". In questo caso si è trattato di un referendum consultivo, e la consultazione ha bocciato l'idea di ospitare centrali nucleari. Il quorum (fissato al 33%) è stato raggiunto e superato, con oltre il 60% degli elettori che si è espresso con un plebiscito di voti contrari, prossimi al 98%.

"Il superamento del quorum - ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza - rappresenta il raggiungimento di un obiettivo per nulla facile. Questo successo ci esorta, quindi, a continuare con più forza la nostra battaglia per un futuro pulito, sicuro e partecipato perché, senza possibilità di equivoco, il primo risultato ottenuto oggi è quello della volontà dei cittadini". "Laddove hanno potuto esprimersi, i cittadini hanno esercitato il loro diritto dichiarando in modo inequivocabile un secco No all'ipotesi del nucleare. Il governo prenda atto dell'orientamento degli italiani e s'impegni concretamente per un futuro energetico pulito e sicuro. Basta con le sospensioni e i giochetti: il nucleare va cancellato definitivamente".

Così Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente ha commentato i risultati del referendum sul nucleare in Sardegna. "Le pause strategiche e i trucchetti mediatici per far calare l'attenzione sui piani energetici del Governo non hanno funzionato - ha continuato Cogliati Dezza -. Sarà bene quindi accettare la volontà popolare e smettere di perdere tempo e denaro dietro ad un progetto vecchio e pericoloso per dare invece nuova vitalità al settore più moderno, pulito e conveniente delle energie rinnovabili".
Tommaso Tautonico
autore