01/01/2013 - 01:00

Record consumo di pesce

Secondo il rapporto della Fao "State of the World's Fisheries and Aquaculture", i prodotti ittici contribuiscono alla nostra dieta per quasi 17 kg a persona, fornendo a oltre tre milioni di individui almeno il 15% del proprio apporto medio di proteine animali. Il rovescio della medaglia: gli stock ittici a livello mondiale non sono aumentati.
 
Questo incremento è dovuto soprattutto alla crescita della pesca di allevamento che, se il trend rimarrà invariato (+7% all'anno), presto supererà la pesca di cattura.
Il rapporto ci offre uno spaccato dello status quo del settore.
 
La produzione mondiale complessiva di pesce e prodotti ittici ha raggiunto quota 145 milioni di tonnellate nel 2009, contro i 140 i milioni del 2007.
Mai prima d'ora si era stati così strettamente dipendenti dai settore ittico sia da un punto di vista alimentare che economico.
 
Questo, però, determina che la percentuale complessiva di stock ittici oceanici sfruttati in eccesso, esauriti o in fase di ricostituzione non sia calata ma anzi sia leggermente aumentata rispetto al 2006 raggiungendo quota 32%.
D'altro canto però c'è un 15% di stock ittici non sfruttati (3%) o moderatamente sfruttati (12%) e che quindi potrebbero produrre molto di più di adesso. 
 
"Siamo molto preoccupati del fatto che non vi sia stato alcun miglioramento nello status degli stock" ha dichiarato l'esperto Fao Richard Grainger, uno dei curatori del rapporto. "È necessario che la percentuale di sovra sfruttamento diminuisca, sebbene sembra si stia raggiungendo una certa stabilita'."
Grainer ha poi aggiunto, "Il pesce è un cibo di buona qualità e dall'alto valore proteico. Il settore contribuisce in modo sostanziale alla sicurezza alimentare del mondo".
Lisa Zillio
autore