06/05/2019 - 17:11

Rapporto Onu su biodiversità: urgente proteggere oceani e foreste

Il rapporto sulla biodiversità pubblicato dall’ONU lancia l’allarme sull’enorme perdita di specie a causa dall'impatto umano. Per le Nazioni Unite sono necessarie azioni urgenti per proteggere le foreste, gli oceani e occorrono cambiamenti radicali nella produzione e nel consumo di cibo.

biodiversità

Il rapporto del Gruppo intergovernativo per la Biodiversità e i Servizi Ecosistemici (IPBES) avverte inoltre che un milione di specie sono a rischio di estinzione, più che in ogni altro momento nella storia umana. "Quanto emerge da questo rapporto è devastante. Nonostante il ruolo fondamentale della biodiversità nella conservazione della vita sul Pianeta, il prevalere degli interessi economici ha portato ad un tale sfruttamento delle risorse naturali da rischiare ora conseguenze irreversibili", afferma Martina Borghi, campagna foreste di Greenpeace Italia. "Per mantenere le temperature globali sotto il grado e mezzo ed uscire dalla crisi climatica che stiamo attraversando, è urgente combinare una drastica riduzione delle emissioni di anidride carbonica con la conservazione della biodiversità, prestando particolare attenzione agli ecosistemi naturalmente capaci di immagazzinare grandi quantità di carbonio, come le foreste torbiere", conclude Borghi.

Il rapporto IPBES rivela che le attività umane hanno "significativamente modificato" la maggior parte degli ecosistemi terrestri e marini. Si afferma che il 40% dell'ambiente marino globale mostra "gravi alterazioni" a seguito delle pressioni umane e che la "ricchezza e abbondanza" degli ecosistemi marini è in declino.

"I nostri oceani sostengono tutta la vita sulla Terra", afferma Giorgia Monti, responsabile della campagna mare di Greenpeace Italia. "Invece di saccheggiare i mari per ottenere profitti a breve termine, i governi dovrebbero mettere la sostenibilità al centro delle proprie politiche. Il rapporto ONU conferma infatti che i meccanismi esistenti per proteggere i nostri oceani non funzionano. Oggi solo l'1 per cento dei mari globali è protetto e non esiste uno strumento legale che consenta la creazione di santuari nelle acque internazionali".

Per Greenpeace c’è bisogno di un accordo globale che protegga almeno il 30% dei nostri oceani entro il 2030. Si tratterebbe di un'opportunità unica per i governi di lavorare insieme per salvaguardare la biodiversità marina, garantire la sicurezza alimentare a milioni di persone e avere oceani sani, ovvero una grande risorsa per contrastare i cambiamenti climatici.

Il rapporto IPBES afferma infine che fattori come il cambiamento dell'uso del suolo, cambiamenti climatici e i livelli di consumo sono aumentati a livelli senza precedenti. "Accogliamo con favore la richiesta di un'azione urgente per cambiare le nostre abitudini alimentari, in modo da ridurre il consumo di carne e latticini la cui produzione intensiva ha effetti negativi ormai ben documentati sulla biodiversità, i cambiamenti climatici e la salute umana", dichiara Federica Ferrario, responsabile della campagna agricoltura di Greenpeace Italia. Per Greenpeace dimezzare produzione e consumo di carne e prodotti lattiero-caseari entro il 2050 deve diventare una priorità a livello politico, dal momento che non c’è più tempo da perdere.

Tommaso Tautonico
autore
Articoli correlati
  • Leggi
    27/05/2015 - 12:36
    Ambiente
    #Allarmenatura, mobilitiamoci per proteggere la biodiversità

    Ci è rimasto davvero poco tempo. Gli animali, le piante e gli habitat più preziosi sono in grave pericolo. Le leggi europee che proteggono la nostra natura rischiano di essere modificate e i nostri scienziati ci hanno già messo in guardia sugli effetti devastanti di questi cambiamenti.

  • Leggi
    18/10/2010 - 23:58
    A Milano un muro contro la perdita di biodiversità

    Il prossimo 20 ottobre a Milano, in via Mercanti, verrà eretto un muro lungo 13 metri e alto 3 per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla perdita della biodiversità causata dalla frammentazione dell'habitat animale.

  • alberi monumentali
    Leggi
    21/12/2017 - 18:40
    Ambiente
    Ambiente: creato il primo Atlante degli alberi monumentali

    L'Italia ha il suo primo Atlante degli alberi monumentali. In tutta la nazione ce ne sono 2.407, molto diversi tra loro ma accomunati da un unico fattore: l'elevato valore biologico ed ecologico.

  • Leggi
    09/09/2014 - 19:27
    Allarme Onu: livello più alto di gas serra degli ultimi 30 anni

    Nel 2013 la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera è cresciuta a un ritmo record: lo ha reso noto oggi l'Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO). Ma l'Italia è in controtendenza: oggi le nuove costruzioni utilizzano la metà dell'energia impiegata trent'anni fa e anche l'industria...