16/12/2012 - 11:27

RAEE: occorre quadruplicare la raccolta attuale

Per raggiungere l’obiettivo nel 2020 bisogna raccogliere il quadruplo di rifiuti elettrici ed elettronici. Nel corso del 2011 sono state raccolte complessivamente 260.090 tonnellate di RAEE corrispondenti al 30% circa dell’immesso sul mercato.
Tale dato consolida i tassi di raccolta del 2010 e 2009 con un significativo incremento di circa il 35% nel primo biennio di piena attività del Sistema RAEE.Ciò  nonostante nel 2011 l’immesso al consumo di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE) ha fatto registrare una riduzione pari al 5% rispetto al 2010. Tale flessione sembra dovuta soprattutto al comparto dell’elettronica costituito dai raggruppamenti R3 e R4.


Nel 2010 si è raggiunto, per il primo anno, l’obiettivo di raccolta definito dalla Comunità europea di 4 chilogrammi per abitante. Pur considerando il deciso incremento nel corso degli anni precedenti, si può immaginare che la quota di raccolta annua possa ulteriormente crescere con la raccolta dei RAEE ritirati dalla distribuzione.

Il numero di ritiri effettuati dai Sistemi Collettivi presso i centri di raccolta è uno dei dati più rilevanti per l’anno 2011. I ritiri nel corso dell’anno sono stati circa 146.000, rispetto ai 139.000 del 2010 e ai circa 110.000 del 2009 (Fonte: CdC RAEE). Nel 2011, inoltre, si evidenzia un trend di crescita piuttosto costante nell’anno, con una forte flessione nell’ultimo trimestre imputabile alla decisa contrazione della spesa legata alla crisi economica e al relativo calo dei consumi. In ciascun giorno lavorativo sono stati effettuati in media 660 ritiri, con una punta di oltre 800 missioni al giorno nel mese di agosto 2011.

Al fine di monitorare l’andamento del servizio e di migliorarlo nel tempo, il Centro di Coordinamento RAEE raccoglie dati e informazioni su tutte le anomalie che si presentano in fase di ritiro dei RAEE presso i centri di raccolta e che possono compromettere il ritiro stesso o il successivo trattamento dei rifiuti. I dati di seguito illustrati sono ricavati dalle segnalazioni che pervengono al CdC tramite il Modulo di Segnalazione Anomalie (MSA), tracciato in formato elettronico dal settembre 2011. Nel caso di RAEE privi di componenti essenziali per oltre il 15% del carico (“cannibalizzati”), le anomalie relative alla mancanza di componenti vengono segnalate se riscontrate, non solo al ritiro, ma anche durante la lavorazione. Nel corso del 2012 la soglia per rilevare un’anomalia è stata alzata al 30% del totale dei pezzi ritirati. Va evidenziato che la percentuale di cannibalizzazione è direttamente proporzionale al prezzo delle materie prime. Tra settembre e dicembre 2011 la cannibalizzazione è stata l’anomalia più frequente (73% del totale delle anomalie segnalate).

Il recupero dei RAEE deve avvenire in conformità a quanto prescritto nel D.Lgs. 151/05 che prevede, a seconda delle categorie, una percentuale minima di recupero e riciclo compresa tra il 65 e l’80% del peso complessivo di ogni singola categoria merceologica.

Lo scorso 24 luglio 2012 è stata pubblicata la revisione della Direttiva RAEE che dovrà essere recepita dal Parlamento italiano entro il 14 Febbraio 2014. La nuova direttiva prevede l’incremento degli obiettivi di raccolta con la definizione di un nuovo metodo di calcolo degli stessi. Questo significa che entro il 2016 si dovranno raccogliere 45 tonnellate di RAEE per ogni 100 tonnellate di nuovi apparecchi elettronici immessi sul mercato (una quantità che diventerà di 65 tonnellate nel 2019) pari a circa 16,3 chilogrammi/abitante. Un'altra innovazione è costituita dall’introduzione dell’“Uno contro Zero” per i RAEE di piccole dimensioni negli esercizi commerciali con una superficie superiore ai 400 m2. In questo modo sarà possibile consegnare nei punti vendita i dispositivi non più funzionanti senza l’obbligo di acquisto di un nuovo AEE come invece richiesto dal decreto “Uno contro Uno” attualmente in vigore (DM 65/2010). Sono state poi definite regole più severe al fine di evitare il traffico illegale dei RAEE verso i Paesi in via di sviluppo, dove le condizioni sanitarie e gli obblighi ambientali non vengono rispettati.

Per migliorare il funzionamento del sistema RAEE sono stati individuati i seguenti obiettivi: garantire il corretto funzionante del Registro dei produttori di AEE e rendere pienamente operativo il Comitato di Vigilanza e Controllo, completare e adeguare la rete dei centri di raccolta esistenti, apportare le necessarie modifiche al DM 65/2010 per giungere ad una reale semplificazione del ritiro “1 contro1”, assicurare che la normativa tecnica non ostacoli lo sviluppo delle attività di riciclaggio, ricercare nuove soluzioni per risolvere le difficoltà di riciclo della plastica, poliuretano e vetro, nonché la questione dei RAEE privi di componenti essenziali e individuare soluzioni condivise tra MATTM e Associazioni per garantire corretta tracciabilità dei flussi di RAEE tenendo conto delle peculiarità della raccolta.

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile