01/01/2013 - 01:00

Raee: ecco i primi risultati dell'Uno contro Uno

Sei mesi e più di 4mila tonnellate di Raee raccolti dai negozi della grande distribuzione. Ecco i primi effetti del decreto "Uno contro Uno".
 
Il famoso decreto "Uno contro Uno" (D.M. 65 dell'8 marzo 2010), entrato in vigore lo scorso giugno, impone ai negozi di ritirare gratuitamente i vecchi elettrodomestici nel momento in cui ne viene acquistato uno nuovo.
Per facilitare quest'obbligo e garantire un corretto smaltimento dei rifiuti, il consorzio Ecolight ha offerto a oltre 3mila esercizi commerciali in tutta Italia la possibilità di usufruire di un servizio personalizzato.
I risultati sono stati strabilianti: in soli sei mesi di attività il consorzio ha ritirato 4mila tonnellate di rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche
 
"È stato fatto un importante passo in avanti sotto il profilo normativo e della sensibilizzazione, anche se è ancora molta la strada da fare", ha dichiarato il presidente di Ecolight, Walter Camarda.
"Come consorzio per la gestione dei Raee che raccoglie oltre il 90% della Grande distribuzione organizzata abbiamo voluto offrire un servizio ai punti vendita il più possibile efficace, in modo da sgravarli da questo nuovo obbligo". 
 
"L'intero sistema Raee ha individuato soluzioni operative che hanno permesso di superare alcuni ostacoli incontrati. Per migliorare il servizio e potenziare l'efficacia della legge serve però che ulteriori semplificazioni siano adottate e sia risolta l'operatività per quanto riguarda la copertura a livello territoriale delle isole ecologiche comunali", ha dichiarato il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio.
"Il "salto" è stato notevole e ha richiesto sacrifici, siamo convinti però che si possano raggiungere livelli di raccolta sempre maggiori».
 
Marco Pagani, vice presidente di Ecolight ha detto "Le 4mila tonnellate raccolte nei primi sei mesi di vita del decreto dimostrano il grande impegno delle imprese della distribuzione moderna per fornire un servizio efficiente ai consumatori. Notevoli sono stati gli investimenti per dare seguito agli adempimenti amministrativi, per strutturare la logistica di ritorno dei Raee e per fare diventare gli esercizi commerciali luoghi idonei e autorizzati alla raccolta degli apparecchi a fine vita riportati dai clienti. Il risultato raggiunto è quindi un punto di partenza sul quale lavorare non solamente per migliorare il servizio, ma anche per sensibilizzare sempre più il consumatore sul fatto che il rifiuto elettronico deve seguire un preciso percorso di smaltimento. Solo così eviteremo la dispersione nell'ambiente di sostanze inquinanti e permetteremo il recupero di importanti materie prime seconde".
 
 
Lisa Zillio
autore