18/12/2014 - 13:42

Qualità ambiente urbano, Ispra: in diminuzione le emissioni di PM10. Ma sono ancora troppe

Sono in calo, ma sono ancora troppe, le emissioni di polveri sottili nell'atmosfera registrate nel settore dei trasporti su strada. E' uno dei dati contenuti nel X Rapporto Ispra sulla "Qualità dell'ambiente urbano", presentato oggi a Roma.
smog
Nel dettaglio dal documento emerge come sia del 50% il calo delle emissioni di PM10 registrato nel settore dei trasporti su strada in 12 anni, periodo in cui scendono del 63% anche quelle del settore industriale, ma le concentrazioni rimangono ancora troppo alte.
 
Nelle aree urbane prese in considerazione nell'indagine, dal 2000 al 2012, le emissioni di PM10 risultano quasi sempre in diminuzione, con una riduzione complessiva del 37% (tranne nel caso di alcune città più piccole per le quali il crescente consumo di biomassa legnosa per il riscaldamento ne ha determinato un incremento complessivo). Alle riduzioni riscontrate nel settore trasporti e industriale, infatti, si aggiunge l'aumento del 47% dovuto al riscaldamento.
 
Per quanto riguarda le emissioni di ossidi di zolfo, significativo è l'apporto del trasporto marittimo nazionale che vede una riduzione delle emissioni del 66%, nello stesso periodo, mentre quelle dovute al trasporto marittimo internazionale aumentano del 33% rappresentando, nel 2012, ormai il 36% del totale delle emissioni nazionali di ossidi di zolfo contro il 9% del 2000. Nonostante queste importanti diminuzioni delle emissioni, i livelli di PM10 continuano ad essere troppo elevati.
 
Pur dichiarando di voler usare il trasporto pubblico, gli italiani continuano a preferire le auto, anche a causa della scarsa offerta di mezzi pubblici. Bene invece il sistema di metropolitane. Dall'indagine emerge inoltre la tendenza degli italiani a spostarsi dalle grandi città alle province. E' il caso di Roma, mentre appaiono in controtendenza Matera (+3,5) e Reggio Calabria (+0,3%) che continuano a mantenere un ruolo di attrazione rispetto alla provincia (rispettivamente -4,2% e -3,6%). 
 
In riduzione, come dicevamo, l'utilizzo di trasporto pubblico locale: in oltre il 76% delle città tra il 2008 e il 2013 si è verificata una riduzione del numero dei passeggeri trasportati. Mentre torna ai minimi storici del 2009 il trasporto marittimo. 
 
Ma la qualità dell'ambiente urbano non dipende solo dal settore dei trasporti, ma anche da quello produttivo. In Italia nel 2013 sono nate 384.483 nuove imprese, circa 600 in più rispetto al 2012, una crescita che però non ha compensato il calo subito negli anni precedenti (-11,8% rispetto al 2007) e il numero delle attività cessate nello stesso periodo, passato da 364.972 del 2012 a 371.802 del 2013.
 
Situazione sempre più drammatica per quanto riguarda la quantità di suolo consumato. Tra le città esaminate dal rapporto dell'Ispra, le più alte percentuali di consumo si trovano a Napoli e Milano, con valori superiori al 60%, e a Torino e Pescara con oltre il 50%. Superano il 40% Bergamo, Brescia, Monza e Padova. Tra i comuni con estensione territoriale molto ampia, invece, i valori assoluti più alti si riscontrano a Roma con oltre 33.000 ettari ormai persi e Milano (11.000 ettari).
 
Di qui l'alto rischio di "fagliazione" (il processo di rotture delle rocce della crosta terrestre lungo determinati piani di frattura chiamati faglie) che riguarda circa 244 km2, ovvero il 2,5% del territorio analizzato. La pericolosità da fagliazione superficiale è molto rilevante a Reggio Calabria, Messina, Catanzaro e Cosenza, è rilevante a L'Aquila, Siracusa, Ragusa e Benevento e non trascurabile a Trieste, Udine e Perugia, mentre è poco rilevante nelle altre 34 città. 
 
Infine il rapporto ha censito oltre 14.000 frane per un'area complessiva pari a quasi 390 km2. Potenza, Matera, Trento, Genova, Ancona, L'Aquila e Perugia presentano i valori più elevati sul territorio comunale, mentre i comuni che ricadono prevalentemente in aree di pianura presentano un dissesto da frana molto basso. La stima della popolazione esposta supera i 3.000 abitanti a Genova, Trento, Perugia, Ancona, Potenza, Catanzaro, Reggio Calabria e Messina.
Rosamaria Freda
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