01/01/2013 - 01:00

Presentazione "Progetto Ecofarm SRS"

ECOFARM è un progetto ambizioso per lo sviluppo del territorio e una sfida importante per gli amministratori, che dovranno fare di partecipazione e sostenibilità le chiavi del successo, promuovendo buone pratiche e sviluppo di comunità troppo spesso non considerate nei processi decisionali del proprio territorio.
La "progettazione partecipata" e le metodologie d'applicazione sono stati i concetti principali sviluppati durante la presentazione del Progetto ECOFARM Sviluppo Rurale Sostenibile. All'incontro, tenutosi oggi presso la sala consiliare del Comune di Alberobello, sono intervenuti l'assessore all'Agricoltura di Alberobello Carmela Diddio, il vice sindaco di Putignano Modesto Angelini, il presidente dell'associazione PLOTEUS Michele Laforgia ed il presidente dell'associazione TRE RUOTE EBBRO Vito Perrini. Assenti per sopraggiunti impegni istituzionali il sindaco di Monopoli Emilio Romani e il vice sindaco di Locorotondo Tommaso Scatigna. Ha rotto il ghiaccio il presidente dell'associazione PLOTEUS, parlando di progettazione partecipata quale «nodo cruciale del Progetto ECOFARM».

Parlare di partecipazione permette di dare rilevanza ai tre ambiti d'intervento del progetto turismo, agricoltura ed edilizia in chiave sostenibile. La strada della partecipazione può, quindi, dare grandi possibilità di sviluppo, in special modo con il coinvolgimento degli "stake holders", degli amministratori pubblici e dei cittadini. «I pubblici amministratori - conclude Laforgia - devono essere gli attori principali della progettazione partecipata poiché sono i detentori del processo». Vito Perrini, presidente dell'associazione TRE RUOTE EBBRO, ha spiegato in particolare la metodologia scelta per l'ambito "Agricoltura Sostenibile e Agroenergie", conosciuta come G.O.P.P. (Goal Oriented Project Planning), cioè un metodo innovativo per realizzare incontri di lavoro con i diversi attori-chiave e i beneficiari di un progetto. «Abbiamo deciso di applicare tale tecnica al settore agricolo - ha spiegato Perrini - perché a nostro avviso questo settore ha la necessità di soluzioni mirate, che riflettano direttamente le caratteristiche dei territori di riferimento». Dunque con il G.O.P.P. i
partecipanti faranno un'analisi dei problemi strutturali del settore agricolo e, attraverso lo sviluppo condiviso di quadri logici, formuleranno proposte progettuali concrete. Invece per l'ambito "Modelli di valorizzazione e fruizione dei contesti urbani, rurali ed agricoli in chiave turistica e sostenibile", è stata scelta la metodologia Open Space Technology. «La scelta è ricaduta su questo metodo - ha dichiarato Perrini - perché nel nostro territorio questo settore registra un crescita costante, come confermano i dati Istat, ma manca di una visione d'insieme capace di consolidare i risultati raggiunti». Il vice sindaco di Putignano Modesto Angelini ha raccontato l'esperienza del suo comune, che addirittura ha avuto nella scorsa legislatura un assessorato alla Partecipazione. Purtroppo l'esperienza è stata deludente, a causa della scarsa partecipazione della cittadinanza, dovuta ad una non facile comprensione dell'idea di dare ai cittadini la possibilità di decidere. «E' una sfida - incalza il vice sindaco - per cui vale la pena di insistere, anche in virtù di una predisposizione del governo regionale a promuovere forme di partecipazione».
Le conclusioni dell'assessore Diddio si sono concentrate sull'importanza di rilanciare il settore agricolo, motore trainante dell'economia di ieri, da qualche anno accantonato a favore del turismo. Sulla progettazione partecipata si unisce al coro favorevole che l'ha preceduta, dichiarandosi nettamente a favore di una partecipazione dei cittadini nella quotidiana amministrazione della città, non foss'altro «perché le scelte della "politica" con o senza partecipazione ricadono sulla testa dei cittadini». Dunque ECOFARM è un progetto ambizioso per lo sviluppo del territorio e una sfida importante per gli amministratori, che dovranno fare di partecipazione e sostenibilità le chiavi del successo, promuovendo buone pratiche e sviluppo di comunità troppo spesso non considerate nei processo decisionali del proprio territorio.
Tommaso Tautonico
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