01/01/2013 - 01:00

Pomigliano d'Arco: città delle fonti rinnovabili

Il comune in provincia di Napoli diventa la sede della ricerca per una nuova economia verde. Previste 13.000 tonnellate di abbattimento di CO2 entro il 2011 e 33.000 entro il 2015. Lunedì 1 marzo giornata informativa.
Municipio, scuole elementari, scuole medie, asilo nido, piscina comunale, palestra di arti marziali, edifici pubblici e non solo, parcheggi, parchi, illuminazione pubblica: Pomigliano d'Arco città delle fonti rinnovabili. All'attivo ci sono già tre impianti di solare termico attivi, dodici impianti di fotovoltaico, un impianto per solare termico sull'asilo nido comunale e ancora quattro impianti di produzione di energia elettrica da biomassa .
All'inizio del 2011 avremo a Pomigliano una riduzione di 13.915 tonnellate di emissione di CO2 e per il 2015 di ben 33.633 tonnellate.
Ad annunciarlo è Vincenzo Gaudiano , Presidente della Enam SpA, società ad intero capitale pubblico. La trasformazione avrà il via il 1 Marzo. Per quella data è, infatti, prevista una giornata di apertura dedicata al tema. Una sorta di information day - ha proseguito Gaudiano - che darà la possibilità di percorrere un interessante viaggio lungo i quasi 4.000 pannelli di fotovoltaico, di vedere gli impianti a solare termico e di raggiungere a bordo di una navetta, con l'ausilio degli esperti, quei luoghi, scuole, edifici pubblici, parchi, dove tutto questo è già realtà. 598 kW di potenza di picco ottenuti con gli impianti di fotovoltaico già installati su Municipio, scuole elementari, scuole medie e su aree di parcheggio. Tre gli impianti di solare termico per la produzione di acqua calda , funzionanti presso il campo di rugby e la palestra di arti marziali. Stiamo realizzando un modello energetico che si basa sulla produzione diffusa e sul risparmio.
Quattro saranno gli impianti di produzione di energia elettrica da biomassa di potenza nominale di 450 kW cadauno che entro il 2010 partiranno sul territorio comunale. Sono impianti in assetto cogenerativo. Verrà recuperata e riutilizzata l'energia termica prodotta per riscaldare le strutture sportive e gli immobili pubblici ma anche quelli industriali adiacenti. Sempre nel 2010 verranno attivati, sulle coperture dei nostri capannoni industriali circa 60 kW di fotovoltaico di silicio amorfo.
La sfida è lanciata. Questa è la città delle fonti rinnovabili - ha concluso Gaudiano- dove stiamo lavorando per creare le basi per una grande riconversione industriale. Pomigliano, città industriale, dovrà essere sempre più città delle fonti rinnovabili, città dell'Incubatore d'Impresa B.E.I, la sede della ricerca per l'economia verde.
Tommaso Tautonico
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