05/11/2019 - 23:00

Pioppicoltura e servizi naturali per rispondere al climate change: Panguaneta, campione di sostenibilità

Conservazione della biodiversità, stoccaggio della CO2, riduzione dell’erosione del suolo e valorizzazione turistico-ricreativa e paesaggistica: per la prima volta, il benessere prodotto dalla pioppicoltura sostenibile lungo alcune aree golenali del Po e lungo il fiume Oglio è stato misurato scientificamente secondo la procedura di certificazione internazionale del Forest Stewardship Council® (FSC®).

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Panguaneta: servizi naturali per rispondere alla crisi climatica.

Alberi e piantagioni come migliori alleati per combattere gli impatti negativi del climate change: arriva dall’Italia un contributo positivo per rispondere all’emergenza climatica con la certificazione dei servizi naturali di 352 ettari di pioppeto nelle province di Mantova e Parma, a poche settimane di distanza dal Climate Action Summit dell’ONU, la conferenza mondiale organizzata a New York per discutere nuovi percorsi e azioni pratiche.

Panguaneta s.p.a. diventa così la prima grande realtà del settore ad aver ottenuto con la sua Azienda Agricola Rosa Anna e Rosa Luigia s.s. la verifica degli impatti di gestione su quattro importanti fattori come conservazione della biodiversità, stoccaggio della CO2, riduzione dell’erosione del suolo e miglioramento del paesaggio

L’azienda mantovana, che nel 2020 festeggerà i 60 anni dalla fondazione, ha una lunga storia di sostenibilità ambientale alle spalle: dalla filiera a km 0 alla certificazione dei prodotti e dei processi secondo riconosciuti standard internazionali, dalla limitazione nell’uso di fitofarmaci all’uso degli scarti di lavorazione per la produzione di energia, Panguaneta ha recentemente stretto un accordo con il Parco Regionale Oglio Sud per la gestione di 20 ha di boschi nelle aree golenali distribute nella confluenza tra i fiumi Oglio e Po

L’accordo di gestione è stato sottoscritto per rispondere ai requisiti dello standard di gestione forestale sostenibile FSC®, che richiede ai pioppicoltori di riservare almeno il 10% della superficie gestita ad aree naturali e programmi di conservazione della biodiversità.

I servizi naturali verificati
Il pioppeto certificato FSC® ha ottenuto la certificazione dei servizi ambientali secondo un metodo promosso da FSC®, organizzazione internazionale non governativa, indipendente e senza scopo di lucro, nata nel 1993 per promuovere la gestione responsabile di foreste e piantagioni

Grazie al supporto tecnico di Etifor, spin-off dell’Università di Padova, Panguaneta ha potuto calcolare scientificamente gli impatti positivi della gestione responsabile dei propri pioppeti, con numeri da primato: 

  • 37 gli ettari dedicati alla conservazione della biodiversità, pari a quasi 61 campi da calcio; 
  • 1.866 tonnellate di CO2 stoccate, equivalenti alle emissioni annuali di 145 famiglie italiane; 
  • 123 tonnellate di suolo sottratto all’erosione, un peso equiparabile a quello di 45 elefanti africani; 
  • 352 ettari di aree valorizzate per scopi turistico-ricreativi e paesaggistici.

Panguaneta è stata la prima grande azienda di trasformazione del pioppo a verificare i benefici della gestione responsabile delle sue attività e la seconda realtà in Italia ad ottenere questa verifica.

"Siamo orgogliosi di questo progetto e di aver gettato le basi per le imprese per un nuovo modo di intendere l'impegno per il pianeta - afferma Miriam Tenca, AD Pan-guaneta - una sostenibilità di impresa, attenta al futuro, alle persone, al territorio, alle tecnologie e aperta a nuove forme di collaborazione con partner strategici come Etifor e FSC®. La sfida è di lavorare in sinergia e aprire il proprio business a scelte e inve-stimenti di qualità e rispettosi dell'ambiente".

Pioppicoltura e sviluppo sostenibili 
Le piantagioni forestali - come i pioppeti in Italia – sono formazioni forestali artificiali e rappresentano solo il 7% delle foreste mondiali; tuttavia, circa un terzo dei prodotti in legno e carta utilizzati ogni giorno proviene da piantagioni: un fattore che le rende vitali per la salvaguardia delle foreste naturali, che altrimenti sarebbero sottoposte ad una pressione maggiore. 
Piantagioni gestite con principi di sostenibilità possono inoltre dare un contributo decisivo nello stoccaggio del carbonio e nella conservazione della biodiversità, fornendo vantaggi reali alle comunità del territorio.

L’importante traguardo raggiunto in questi giorni da Panguaneta, il primo di questo tipo nel settore, si allinea così anche agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals, SDGs), 17 punti di azione inseriti all’interno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU: in particolare, la verifica dei servizi naturali delle aree verdi di Panguaneta risponde agli obiettivi 12 (produzione e consumo responsabili), 13 (lotta contro la crisi climatica), 15 (vita sulla Terra) e 17 (partnership per gli obiettivi).

Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile
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