15/05/2014 - 15:48

Efficienza energetica, sottosegretario Velo: al centro delle politiche degli enti locali

Anche gli enti locali devono puntare alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera, alla lotta ai cambiamenti climatici e alla mobilità sostenibile. E' quanto ha sostenuto il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, nel corso del suo intervento al workshop 'Nuovi orizzonti per il Patto dei Sindaci' che si è tenuto a Roma nella sede dell'Enea.
Il sottosegretario ha poi ricordato i contenuti della direttiva europea sull'efficienza energetica (2012/27/Ue), in fase di recepimento, attualmente all'esame della commissione Ambiente della Camera. 
 
Il gruppo di lavoro di Montecitorio, ha precisato la Velo, ha approvato alcuni rilievi che mirano a migliorare i contenuti del provvedimento. Tra questi, ha continuato, la richiesta di incrementare il fondo per l'efficienza energetica, che attualmente risulta essere sottostimato rispetto alle reali esigenze, la definizione con maggiore chiarezza degli obiettivi a cui mirano le disposizioni contenute nel decreto e la stabilizzazione dell'ecobonus che - secondo il rappresentante del governo - non dovrebbe più essere inteso come una misura 'spo'" ma come una misura di incentivazione stabile.
 
Ricordiamo che la direttiva introduce, nell'ordinamento nazionale, misure innovative finalizzate a promuovere l'efficienza energetica nella pubblica amministrazione, nelle imprese e nelle famiglie secondo gli obiettivi posti dall'Unione Europea di una riduzione dei consumi di energia primaria del 20% entro il 2020. In particolare il testo detta interventi annuali di riqualificazione energetica sugli immobili della pubblica amministrazione, prevede l'obbligo per le grandi imprese e quelle energivore di eseguire diagnosi di efficienza energetica. Infine il provvedimento istituisce un Fondo nazionale per l'efficienza energetica per la concessione di garanzie o l'erogazione di finanziamenti finalizzati alla riqualificazione energetica della PA, degli edifici residenziali e popolari e alla riduzione dei consumi di energia nell'industria e nei servizi
 
Le opportunità offerte dall'efficienza energetica devono diventare obbligatori in tutte le operazioni di creazione e ristrutturazione di edifici (pubblici e privati), ha concluso il sottosegretario. 
 
Quello tra Patto dei Sindaci ed efficienza energetica è un connubio virtuoso che deve essere coltivato ed incentivato, ha poi aggiunto nel corso dell'incontro Giovanni Lelli, commissario Enea. Sono infatti le grandi aree urbane a consumare l'80% dell'energia e a produrre il maggior tasso di inquinamento ambientale ed è dunque proprio su questi territori che bisogna agire per incentivare il più possibile il ricorso ad adeguati strumenti di efficienza energetica, ha concluso Lelli.
 
Ma che cosa è il Patto dei Sindaci? Si tratta di un'iniziativa lanciata dalla commissione Ue nel 2008 con l'obiettivo di coinvolgere le amministrazioni delle città, senza l'intermediazione delle istituzioni centrali, in politiche energetiche e ambientali volte alla riduzione delle emissioni di CO2 nell'atmosfera. Con l'adesione al Patto i Comuni si impegnano a redigere un Piano di azione per l'energia sostenibile (Paes) ovvero un documento programmatico che parte da un inventario delle emissioni per arrivare a un vero e proprio programma di interventi correttivi e costituisce il principale strumento a disposizione delle amministrazioni pubbliche per ridurre il consumo di energia, aumentare la produzione da fonti disponibili e promuovere la mobilità sostenibile.
 
I Comuni che hanno vinto l’edizione 20014 di A+Com sono stati Fiavè (TN), Sardara (VS), Castrolibero (CS), gli 8 Comuni dell'Isola d'Elba (LI) e Novara.
Rosamaria Freda
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