26/03/2013 - 18:20

Pasqua: crisi, italiani a casa e tradizione in tavola

Le difficoltà economiche tagliano gli acquisti di uova di cioccolata e di colombe, ma faranno crescere il dolce tradizionale "fai da te". Saranno oltre 130 milioni i prodotti che saranno preparati in casa come si faceva un tempo.
Anche a Pasqua vince la crisi: la stragrande maggioranza degli italiani, infatti, non andrà fuori ma trascorrerà tra le mura domestiche, dove sulle tavole troneggerà ancora una volta la tradizione con tanti prodotti, a cominciare dai dolci, "fatti in casa".

L'agnello, nonostante l'annunciato lieve calo dei consumi dovuto alle difficoltà economiche delle famiglie, troverà spazio nei pranzi di domenica prossima e del lunedì di lunedì dopo Pasqua. Un piatto tipico che ha radici profonde nella cucina delle nostre regioni e che, nel rispetto del benessere degli animali, continua a rappresentare un ruolo "simbolico e alimentare" per il nostro Paese. E' quanto sostiene la Cia-Confederazione italiana agricoltori affermando che la spesa alimentare per le feste non supererà i 2 miliardi di euro.

Se l'agnello resterà anche quest'anno uno dei piatti più indicativi della tradizione pasquale in Italia, nei menù della festa -afferma la Cia- troveremo molti prodotti tipici e di qualità (salumi, formaggi, ortaggi, frutta, dolci, uova, pasta), che costituiscono un grande patrimonio del "made in Italy". Non solo, però, Dop, Igp, Doc e Igt, ma anche quelli che hanno un forte legame con il territorio, a Km zero, frutto della paziente e secolare opera dei nostri agricoltori. Come per le feste natalizie, anche Pasqua -sostiene la Cia- sarà, tuttavia, "rigida". Non ci saranno grandi spese ma anzi gli acquisti saranno scrupolosi e si punterà molto sulla tradizione.

La crisi -avverte la Cia- taglierà la spesa per uova di cioccolata e colombe (meno 10 per cento), ma farà crescere il dolce tradizionale "fai da te". Saranno, infatti, oltre 130 milioni i prodotti che saranno elaborati e sfornati tra le mura domestiche. Questa scelta mira non solo al risparmio economico ma valorizza senza dubbio dolci tipici di ogni regione, il fai da te poi, garantisce la qualità delle materie prime che talvolta sono il frutto degli agricoltori stessi.

Per preparare questi dolci tipici dei nostri territori si utilizzeranno -rimarca la Cia- circa 400 milioni di uova fresche, 50 milioni di chili di farina, 20 milioni di chili di zucchero e un milione di chili di miele. A questi si aggiungeranno più di tre milioni di chili tra frutta fresca (mele, pere, fragole, arance e limoni) e secca (nocciole, mandorle, pistacchi e noci) e tre milioni di barattoli di confetture e marmellate.

(autore: Maria De Giovanni)
Redazione
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