30/11/2012 - 18:00

Parchi: no alla nomina "politica" dei direttori

La Lipu boccia la proposta sulle nomine dei direttori. "Rischio di condizionamento politico se proposti dal Presidente del parco". Attenzione ad ulteriori blitz in corso d'opera.
"Non bastavano i pesanti tagli alle risorse per i parchi. Ora si vuole condizionare anche l'operato del direttore assogettandolo a criteri di nomina politica". Così la LIPU-BirdLife Italia esprime la propria contrarietà a quanto previsto dalla Proposta di legge n. 4240 - B che prevede modifiche alla Legge quadro sulle aree protette, la 394/91. L'art. 21 della proposta, in particolare, preoccupa l'Associazione ambientalista perché il direttore del Parco verrebbe proposto dal presidente. "Una procedura - dichiara Fulvio Mamone Capria, presidente LIPU - che rischia di condizionare politicamente una figura che invece deve rimanere tecnica e indipendente, in possesso di titoli di studio adeguati e caratterizzata da una solida esperienza nella gestione di aree protette. "Dopo i pesantissimi tagli che rischiano di paralizzare il funzionamento dei parchi, la politica ora vorrebbe assoggettare anche una funzione così delicata e complessa come quella dei direttori. Noi proponiamo che l'individuazione di questa figura sia posta in capo al Consiglio direttivo, selezionato in base a competenze e capacità professionali. Vorremmo evitare - aggiunge Mamone Capria - che la gestione dei parchi perda competenze e capacità e magari sia svenduta a qualche sponsor industriale". "Si faccia poi grande attenzione - conclude il Presidente LIPU - a eventuali e ulteriori blitz nel corso dell'iter parlamentare, col rischio che la cattiva riforma della 394, tentata ma non riuscita, non rientri dalla finestra".
Tommaso Tautonico
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