01/01/2013 - 01:00

Operazione Top Kill nel Golfo del Messico

L'operazione Top Kill per bloccare la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico sembra stia dando buoni risultati ma per ora Obama non si sbilancia
L’operazione Top Kill per bloccare la fuoriuscita di petrolio nel Golfo del Messico continua. Nel tardo pomeriggio di ieri (ora italiana) la Marina degli Stati Uniti aveva proclamato la sostanziale riuscita dell’operazione: il getto di fango sparato nel condotto tramite il “siringone” aveva momentaneamente bloccato la fuoriuscita di petrolio. Sia la Bp che il Presidente Obama, però, si erano ben guardati dal cantare vittoria: difatti, nonostante il successo iniziale, l’operazione rischiava ancora di fallire.
Di lì a poco è arrivata la conferma a questi timori: Top Kill è stata ufficialmente sospesa per qualche ora per problemi tecnici. Oggi le operazioni sono ripartite: i buoni risultati di ieri fanno sperare che questa sia davvero la scelta giusta, tra le tante possibili.
Nel frattempo, Obama cerca di difendersi dalle critiche che gli stanno piovendo addosso sul modo in cui la sua amministrazione ha gestito la più grave catastrofe ambientale nella storia degli Stati Uniti. Obama ha ribadito che la Bp, unica responsabile del disastro, pagherà fino all’ultimo centesimo dei danni provocati. Fino ad ora la multinazionale del petrolio avrebbe sborsato già 930 milioni di dollari. Obama ha anche spiegato che le operazioni sono state lasciate in mano alla Bp perché disponeva di tecnologie migliori per affrontare l’emergenza rispetto a quelle a disposizione dello Stato, e che comunque qualsiasi decisione presa dalla Bp è stata preventivamente approvata dall’amministrazione. “Mi assumo dunque – ha chiosato Obama – la piena responsabilità per quanto verrà fatto”.
Pianeta.it
Marilisa Romagno
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