29/10/2024 - 11:57

Oltre il superbonus, gli Stati generali del rinnovamento energetico tracciano il futuro del settore

Nel percorso di transizione ecologica del Paese sarà la riqualificazione edilizia a ricoprire un ruolo sempre più determinante. Per dare un impulso deciso a questa leva, tuttavia, è necessario dare nuovo slancio a un settore che, terminata l’esperienza del Superbonus, si trova ora in una fase di incertezza sul futuro.

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È quanto è emerso agli Stati Generali del Rinnovamento Energetico, il grande evento organizzato da Rete Irene che si è tenuto a Milano, che ha riunito allo stesso tavolo istituzioni e operatori di settore per tratteggiare il futuro della riqualificazione edilizia. L’evento si è configurato come un ampio confronto a due livelli, costituito da due tavoli tecnici e uno istituzionale, che hanno coinvolto i rappresentanti delle istituzioni nazionali e regionali quali Regione Lombardia, Emilia-Romagna, Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Architetti, Geometri e Periti Industriali, ANIT, CORTEXA, ISI e ABI. Ai tavoli si sono intervallati dei confronti tematici specifici che hanno visto coinvolti, tra gli altri, Enrico Zanetti, Consigliere del Ministro dell’Economia e delle Finanze, e il Parlamentare Europeo Pierfrancesco Maran.

“Abbiamo voluto riunire i protagonisti della filiera in un evento necessario con l’obiettivo di tracciare insieme una direzione per il futuro dopo tante polemiche e non costruttivi”, ha dichiarato Manuel Castoldi, Presidente di Rete Irene. “Il messaggio che vogliamo promuovere è che la cultura della transizione energetica si è diffusa, è ora una realtà consolidata di cui le famiglie riconoscono la necessità e, per questo motivo, va stimolata con adeguati strumenti di incentivazione: l’efficienza energetica sia la guida per la decarbonizzazione del Paese”.

L’importanza degli interventi di efficienza energetica quali propulsori fondamentali per la decarbonizzazione è stata al centro della discussione, sviluppata in relazione all’impatto e all’efficacia degli strumenti di incentivazione, a partire dal Superbonus: obiettivo dell’evento è stato infatti quello di sviluppare un dibattito che partisse anche da una valutazione obiettiva dell’esperienza e della sua eredità, per proiettarsi in una nuova visione rispetto ai bisogni e alle necessità del settore e del Paese.

A tal proposito, i dati presentati da Rete Irene rispetto agli interventi condotti nel triennio 2021-2023 hanno contribuito a evidenziare i risultati raggiunti: su 200 interventi condotti, che hanno interessato una superficie totale di 294.151 mq (pari a 1131 campi da tennis), oltre il 90% ha portato a un raggiungimento delle classi energetiche più performanti, per un’efficienza energetica media ottenuta pari al 69%. Il salto di classe medio ottenuto dagli interventi che partivano dalla classe G è di 5,09, mentre il 53% delle operazioni ha determinato il raggiungimento di una classe di fascia A (compresa tra A1 e A4).

Evidenze, queste, che mostrano le potenzialità della riqualificazione energetica quando è supportata da strumenti di stimolo, e che hanno condotto le discussioni degli Stati Generali a una formulazione di proposte di nuovi sistemi di incentivi, necessari per rivitalizzare la domanda e accelerare il ritmo che porta al raggiungimento degli ambiziosi obiettivi fissati dalla Direttiva EPBD.

In merito proprio alla direttiva, Enrico Zanetti ha osservato: “Si tratta di una norma molto ambiziosa: per questo motivo, come ha sottolineato il Ministro Giorgetti, sarebbe opportuno che ci siano anche dei fondi europei per supportare lo sviluppo omogeneo di tutti i Paesi, che hanno capacità finanziare diverse. In Italia, dopo la misura del Superbonus, trasformata da shock a sciocca quando è stata prorogata oltre l’iniziale termine del 2021 senza adeguate limitazioni soggettive e oggettive, dobbiamo ragionare su misure più equilibrate e durature nel tempo: l’occasione è quella di rivalutare gli strumenti adoperati nel passato introducendo incentivi a percentuali variabili destinati a platee mirate”.

In questa direzione si inserisce la proposta presentata da Rete Irene assieme ad ASSOCOND CO.NA.F.I, che ruota attorno a un incentivo a intensità variabile, a partire da un’aliquota del 70%, proporzionale al numero di ambiti coinvolti e alla qualità dei risultati ottenuti. Un sistema che vuole favorire un approccio pluri-obiettivo e integrato volto a incentivare contemporaneamente interventi di categorie diverse, e che subordina la cessione del credito alla presenza di criteri selettivi rigorosi come ulteriore strumento per stimolare gli interventi che siano realmente di interesse pubblico.

Un’altra proposta presentata in occasione dell’evento è stata quella illustrata da Valeria Erba, Presidente di ANIT, Associazione Nazionale per l'Isolamento Termico e acustico Attività istituzionale: un documento che richiede alle istituzioni innanzitutto la diffusione di dati riguardo lo stato energetico degli edifici italiani, per poter pianificare adeguatamente le misure da attuare. Necessario sarà, inoltre, istituire un tavolo tecnico che faccia dialogare istituzioni, esperti e operatori, come la Direttiva EPBD prevede: un’azione di sistema che è indispensabile per vincere le sfide della transizione energetica.

Tommaso Tautonico
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