01/01/2013 - 01:00

Nuovo traffico illegale di scorie radioattive

L'organizzazione ambientalista tedesca Ausgestrahlt, cha da anni si batte contro l'energia atomica, ha rivelato grazie al lavoro di alcuni attivisti in Siberia alcuni particolari relativi al traffico illegale di scorie radioattive tra Germania e Russia, un traffico ben noto ma dalle dimensioni finora sconosciute.
Secondo l'organizzazione, dal 1996 ad oggi sono state spedite in Siberia 22mila tonnellate di scorie radioattive prodotte dall'impianto di arricchimento di combustibile nucleare di Gronau, in Westfalia, soprattutto nella forma di esafluoruro di uranio (UF6), di cui solo il dieci per cento è poi tornato in Germania, dopo un ulteriore arricchimento effettuato presso l'impianto di Seversk (conosciuto un tempo come Tomsk-7), nella Siberia occidentale.
Le altre circa ventimila tonnellate, rivelano le fonti ambientaliste russe di Ausgestrahlt, giacciono abbandonate in una grande discarica a cielo aperto, immagazzinate in fusti metallici, ora in buona parte arrugginiti e a rischio di perdite,
Secondo il portavoce dell'organizzazione, Jochen Stay, i metodi di gestione delle scorie radioattive usati dalle aziende tedesche del complesso nucleare (Rwe e E.on) non sono diversi da quelli usati dalla mafia in Italia.
Si temono nuovi sviluppi e nuove allarmanti scoperte su uno dei più grossi scandali in merito alla gestione di scorie nucleari.
 
Lisa Zillio
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