01/01/2013 - 01:00

Nuova vision europea per i RAEE

Diverse novità si presentano nel panorama europeo dello smaltimento e della gestione dei RAEE
Dal Consiglio dell'Unione europea sta per arrivare l'approvazione definitiva di una direttiva, già approvata dal parlamento che imprimerà una marcia in più alla gestione dei RAEE (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche).

In attesa di questo nuovo provvedimento si è già messo in moto un progetto comunitario dalla durata quadriennale, che attraverso il coinvolgimento di tre consorzi per la raccolta Raee  Ecolight in Italia, Ecolum in Spagna e Asociatia Environ in Romania mira a realizzare un sistema integrato per identificare e tracciare i rifiuti elettronici; si tratta di un progetto che nel contesto europeo assume una dimensione globale.

Il nome di questa iniziativa è Identis Wee (Identification DEterminatioN Traceability Integrated System for WEEE), alla cui guida c'è il gruppo Hera ed è finanziato in parte dall'Unione europea nell'ambito del programma LIFE, mentre può godere del patrocinio di ANCI, Federambiente e Regione Emilia Romagna.

Entro il 2012, arriveranno una quarantina di cassonetti stradali studiati dalla predetta società bolognese, e verranno installati in alcuni comuni emiliani, a Saragozza e a Bucarest.
La finalità di tali cassonetti è costituita dalla raccolta di piccoli elettrodomestici e lampadine a risparmio energetico.
In particolare ogni cassonetto avrà dei dispositivi elettronici, collegati a un centro informatico: si potranno così ottenere diverse informazioni, in particolare su quanti e quali rifiuti sono stati gettati, i materiali recuperabili attraverso le operazioni di riciclo.

Poi, le isole ecologiche comunali e i centri commerciali, invece, verranno dotati dei contenitori per accogliere elettrodomestici di maggiori dimensioni, come televisori, computer e frigoriferi.

L'obiettivo della prima come della seconda misura è rappresentato dalla volontà di incrementare la raccolta della spazzatura elettronica, soprattutto i piccoli elettrodomestici, tracciando i percorsi degli apparecchi usati dai cassonnetti ai centri di smaltimento e riciclo e riducendo così l'esportazione clandestina dei Raee verso i Paesi in via di sviluppo.
Si potranno anche verificare le abitudini dei cittadini (quanti apparecchi buttano, con quale periodicità). Nel biennio 2013-2014 ci sarà la fase sperimentale con la catalogazione dei dati provenienti dal sistema informatico. Nel 2015 si avrà un quadro completo del test. 
Alessio Elia
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