01/01/2013 - 01:00

No al nucleare, le regioni italiane sono ferme sulla loro posizione

Sono 11 le regioni, ovvero il 56 per cento del territorio italiano, che non vogliono il nucleare sul proprio territorio. Il governo non può non tener conto di questo dato.
Dopo l'appello partito dalle associazioni ambientaliste, si è scatenato un vero e proprio "effetto domino" tra le Regioni per fermare la Legge 99/2009 sul nucleare. Eccole le le 11 regioni che hanno fatto ricorso alla Corte Costituzionale: Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Toscana, Umbria e Basilicata.
Inoltre, a queste regioni si sono unite Sardegna e Veneto che hanno detto no al nucleare con ordini del giorno o dichiarazioni del presidente. Anche la Sicilia aveva manifestato l'intenzione di impugnare comunque la legge, ma non si ha ancora notizia di una delibera in tal senso.
La delega nucleare al Governo prevista dalla Legge 99/2009 cerca di imporre la localizzazione delle centrali, schiacciando le competenze delle Regioni e ignorando le scelte dei cittadini. Per questo Greenpeace, Legambiente e WWF, con una lettera dell'11 settembre scorso inviata ai Governatori e a tutti gli assessori competenti, hanno chiesto l'impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale della norma contenuta nella legge 99/2009.
Tommaso Tautonico
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