08/06/2015 - 19:33

Netafim presenta i risultati della fertirrigazione applicata alla pataticoltura

La pregiata Patata di Bologna è ancora più sostenibile. Alte rese e basso impatto ambientale: nel bolognese si sperimenta il futuro sostenibile di un’eccellenza italiana. Si è svolta venerdì 5 giugno a Budrio (BO), cuore dell’areale che esprime la pregiata Patata di Bologna DOP, una giornata di approfondimento e di dimostrazioni in campo della tecnica di fertirrigazione organizzata da Netafim, leader mondiale nelle soluzioni per l’irrigazione a goccia e microirrigazione, insieme alle aziende Bragaglia Srl, Orlandi Roberto Macchine Agricole, Demetra e Cifo presso il podere Ca’ Rossa dell’azienda agricola Todeschini.
L’incontro è stato l’occasione per le aziende agricole del bolognese di valutare in campo il funzionamento, le prestazioni e i benefici di una tecnica innovativa e in rapida diffusione nel mondo che combina alta efficienza irrigua e rilascio di fertilizzante senza il rischio di inquinare la falda acquifera o il terreno con eccessivi apporti di concimi.

Nel corso della giornata, infatti, sono state portate all’attenzione testimonianze sulle esperienze di sperimentazione in campo delle tecniche d’irrigazione e di fertirrigazione ad alta efficienza condotte in Italia e, in particolare, dell’azienda agricola Todeschini che, grazie anche al supporto del dealer Bragaglia S.r.l. che si è occupato dell’installazione dell’impianto, ha visto la sua produzione registrare un incremento medio del 33% rispetto alle rese storiche.

Applicate alla specificità della filiera pataticola del bolognese, infatti, le soluzioni Netafim per la fertirrigazione rappresentano un’innovazione ad alto potenziale strategico che costituiscono una concreta opportunità di futuro sostenibile a un’eccellenza riconosciuta dell’agroalimentare italiano.

Infatti, oltre al consistente risparmio di acqua, gasolio e fertilizzante, l’utilizzo delle tecniche di irrigazione a goccia su patata mediamente garantisce un incremento delle produzioni fino al 20% rispetto ai metodi tradizionali e un sensibile miglioramento dell’omogeneità dei calibri.
A questo si aggiunge la possibilità di irrigare anche in presenza di vento e di temperature diurne molto calde e, con l’automazione, di monitorare l’ottimizzazione dei valori di umidità del suolo per favorire la tuberizzazione. Inoltre, va evidenziata la riduzione di trattamenti antiparassitari per l’assenza di bagnatura dell’apparato fogliare a vantaggio della pianta e dell’ambiente.

In definitiva, quindi, l’incontro svoltosi a Budrio ha mostrato una tradizione agricola “nobile” che vede nelle innovazioni tecnologiche in grado di aumentare le rese, la redditività e la sostenibilità di una produzione di altissima qualità, la risposta per superare l’andamento sfavorevole del mercato di cui ha sofferto negli ultimi anni.

Nell’anno del suo cinquantennale e di EXPO 2015, con questa iniziativa Netafim dimostra ancora una volta come, nel lungo periodo, l’adozione delle proprie soluzioni fornisca una risposta alla sfida globale di nutrire una popolazione in costante crescita, salvaguardando il pianeta.
Andrea Pietrarota
Direttore Responsabile