01/01/2013 - 01:00

Nazca scomparsi a causa della deforestazione

Un gruppo di scienziati britannici ha pubblicato uno studio secondo cui la causa del repentino declino e della scomparsa della famosa civiltà preincaica Nazca che visse dal I secolo d.C. per circa cinquecento anni sulle sponde del fiume peruviano Rio Grande, sarebbe stata la deforestazione, un fenomeno tuttora in auge.
Secondo questa ricerca fu proprio la mancata protezione da parte degli alberi ad esporre il territorio Nazca ai capricci meteorologici causati da El Niño.
David Beresford-Jones, archeologo dell'università di Cambridge ha spiegato al Times che «Le zone abitate furono spostate, i resti dei corpi umani testimoniano una diminuzione dell'aspettativa di vita e un aumento della mortalità infantile».
I dati raccolti dal team britannico e pubblicati sul Latin American Journal sembrano finalmente far luce sul mistero di questo improvviso declino.
Le analisi hanno infatti dimostrato che negli anni precedenti al collasso dei Nazca si ridussero drasticamente i pollini degli huarango (alberi tipici delle zone desertiche, importanti per regolare la fertilità e l'umidità del suolo), mentre aumentarono quelli di cereali e cotone: i campi coltivati avevano progressivamente sostituito le foreste, rendendo la civilta' vulnerabile al fenomeno naturale del Niño.
«I Nazca contribuirono alla propria fine, danneggiando il fragile ecosistema del luogo».
A distanza di 1500 anni, sembra ripetersi questo stesso tragico errore.
Lisa Zillio
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