01/01/2013 - 01:00

Modello registro idrocarburi

Per le petroliere inizia un periodo di controlli e adempimenti più stringenti: l'obiettivo è tutelare l'ambiente marino dall'impiego improprio o erroneo di idrocarburi.
Il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti emesso il 20 giugno 2012 contiene l'approvazione del modello del Registro Idrocarburi distinto in Parte I e Parte II.
Tale decreto è stato pubblicato nella gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n.155 del 5 luglio 2012.

Il modello è da utilizzare esclusivamente per operazioni riguardanti i locali contenente l'apparato motore, per tutte le navi petroliere di stazza lorda superiore a 150 tonnellate e per ogni altra nave di stazza lorda uguale o superiore a 400 tonnellate, nonchè per le operazioni riguardanti il carico e la zavorra, per tutte le navi petroliere di stazza lorda uguale o superiore a 150 tonnellate.


L'adozione del nuovo modello, infatti, nasce a seguito della risoluzione del comitato IMO per la protezione dell'ambiente marino MEPC 117(52) adottata il 15 ottobre 2004, della risoluzione del comitato IMO per la protezione dell'ambiente marino MEPC 187(59) adottata il 17 luglio 2009 e della circolare del comitato IMO per la protezione dell'ambiente marino MEPC 1/Circ.736/Rev.2 - Guida per le operazioni di registrazione nel Registro Idrocarburi Parte I - Operazioni riguardanti l'apparato motore (tutte le navi).

In particolare, il modello si divide in due sezioni:

a) parte I - Operazioni riguardanti il locale apparato motore, per tutte le navi petroliere di stazza lorda superiore a 150 tonnellate e per ogni altra nave di stazza lorda uguale o superiore a 400 tonnellate;

b) parte II - Operazioni riguardanti il carico e la zavorra, per tutte le navi petroliere di stazza lorda uguale o superiore a 150 tonnellate.  

Alessio Elia
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