01/01/2013 - 01:00

Mini eolico pronto alla svolta?

Quando si parla di energia eolica, l'immagine classica è quella di grandi impianti composti da grandi aerogentaori che producono un gran numero di kilowatt. E spesso sono osteggiati dalla popolazione per l'impatto negativo di queste grandi strutture con il paesaggio. Ma l'immagine dell'energia del vento non è soltanto questa.
Il mini-eolico è una realtà concreta nel resto del mondo ma rimane poco sviluppata nel nostro paese.
Ma gli esperti affermano che anche in Italia il mercato delle turbine di piccole dimensioni è pronto a decollare.
Identifichiamo per prima cosa il mini-eolico: in questa definizione rientrano i dispositivi con livelli di potenza non superiori a 200 kilowatt, da non confondersi con il micro-eolico, turbine di piccolissima taglia destinate all'autoconsumo.
Innanzitutto il mercato si sta muovendo dal punto di vista degli incentivi con la tariffa omnicomprensiva che prevede un contributo generalizzato di 0,30 € per ogni kwh prodotto.
In più le due aziende italiane leader nel settore del mini-eolico stanno definendo una partnership per affrontare insieme le sfide del futuro e aumentare la propria forza sul mercato. Si parte con un'azienda che distribuirà i prodotti dell'altra.
I soggetti coinvolti sono Blue Wind Power e Jonica Impianti, quest'ultima produttrice della fortunata turbina eolica tripala JIMP25. Si ritiene che la costa adriatica e il settore turistico siano i primi soggetti in grado di dare il la alla rivoluzione del mini eolico. Di sicuro siamo ancora distanti dai livelli di altri paesi, come la Gran Bretagna, dove le turbine si possono acquistare dal ferramenta sotto casa. Ma i presupposti per un grande sviluppo esistono.
E questo settore può decisamente contribuire ad aumentare la quota dell'energia prodotta da fonti rinnovabili in Italia. (nonsolosolare.it)
Riccardo Bandello
Editore