01/01/2013 - 01:00

Migliora l'aria in Europa

L'EAA (Agenzia Euopea per l'Ambiente) ha appena pubblicato i risultati di uno studio secondo cui, le misure restrittive adottate dalla comunità europea in materia di inquinamento dell'aria stanno dando i primi risultati. L'aria che respiriamo è finalmente migliore.
Lo studio dimostra come le scelte politiche portate avanti per l'abbattimento degli inquinanti stanno dando i primi confortanti risultati; la fonte principale d'inquinamento rimane il "trasporto su strada" ma con l'introduzione degli standard Euro ha portato alla diminuzione dell'80% delle emissioni di monossido di carbonio (CO). Diminuiscono anche la concentrazione degli ossidi di azoto (NOx), responsabili della formazione dello smog estivo, e le polveri sottili (PM2.5) del 60%. Sono buoni risultati se si considera che senza le misure restrittive previste, i valori sarebbero decisamente più elevati.

Secondo Vito Vitale, ricercatore dell'Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima del CNR: "In Europa la situazione è certamente migliore e la principale ragione di ciò sono le politiche comunitarie. La cosa più importante che bisogna tener presente è però che l'enorme variabilità delle sorgenti e delle situazioni fa si che malgrado a livello europeo il miglioramento sia notevole, possano esistere aree dove questo è molto inferiore o addirittura inesistente." Secondo il ricercatore sarebbe auspicabile uno studio che prendesse in esame l'aria regione per regione, almeno in quelle zone dove l'inquinamento è più marcato.

Il successo ottenuto, che non deve far calare la soglia d'attenzione sull'argomento, lo si deve principalmente alle direttive IPPC (Integrated Pollution Prevention and Control) e LCP (la direttiva sui grandi impianti di combustione) grazie alle quali si è assistito ad un vistoso calo delle emissioni in molte regioni industrializzate come Germania, Olanda, Polonia e, in Italia, nella Pianura Padana. Questo risultato è solo il primo successo messo a segno dalle politiche europee; la strada è ancora lunga e non bisogna adagiarsi sugli allori. Bisogna continuare con gli standard Euro per i veicoli e sviluppare nuove strategie per combattere l'inquinamento e migliorare l'aria che respiriamo.

fonte: repubblica.it
Tommaso Tautonico
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