03/06/2013 - 17:48

Mercato unico energia, l'Ue spinge per la rete europea

Previsti prestiti a tassi agevolati ed incentivi per le società che realizzeranno in Europa le infrastrutture transfrontaliere di trasporto dell'energia.
Riuscire a contenere i costi relativi al consumo di elettricità tra la mura domestiche è possibile confrontando le tariffe di energia più vantaggiose e adottando i giusti comportamenti per ridurre gli sprechi. Un contributo sostanziale però, potrebbe derivare dallo sviluppo di un mercato più competitivo e dai prezzi più accessibili la cui regolamentazione avviene a livello europeo.
 
Creare in tutto il Vecchio Continente un mercato unico per l'energia a partire dalla nascita di una Borsa elettrica dove sia possibile scambiare l'energia prodotta dalle centrali è infatti l'intento dell'Unione Europea che, in accordo con le dichiarazioni rilasciate da Enzo Moavero, il Ministro per gli Affari europei nel Governo del Premier Enrico Letta, vuole così creare per le centrali che producono energia una rete europea tra tutti i 27 Paesi membri.
 
In questo modo si potrà dare una forte accelerazione allo sviluppo di nuove tecnologie per il risparmio sul consumo di energia elettrica pulita, che costituirà più della metà dell'energia messa in circolazione, e si potrà ridurre la dipendenza dagli altri Paesi attraverso le importazioni.
 
A regime, la rete unica delle centrali ed il mercato unico europeo dell'energia dovranno necessariamente far leva su infrastrutture transfrontaliere, e per questo l'Unione Europea prevede in questi casi che possa essere possibile effettuare gli investimenti accedendo al credito. Nel dettaglio, potranno essere concessi prestiti a tassi agevolati per le infrastrutture transfrontaliere di trasporto dell'energia con l'intervento della Bei, la Banca europea per gli investimenti, a fronte della contestuale concessione di incentivi. 
 
Il mercato unico dell'energia, con una rete unica delle centrali nell’Europa a 27 Paesi, prevede la totale interconnessione non solo per l'energia elettrica, ma anche per il trasporto del gas, il che significa che il progetto, il cui completamento non avverrà comunque prima del 2020 in base alle stime, potrà avvantaggiare in Italia società quotate in Borsa a Piazza Affari come la Snam e la Terna, con quest'ultima che si occupa in Italia proprio del dispacciamento dell'energia elettrica sulla rete nazionale.
 
E' importante che si stimolino anche le società ad agire in funzione della sostenbilità ambientale.
SuperMoney
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