01/01/2013 - 01:00

MATS, innovazione nel solare termodinamico

È stato presentato ieri dall'ENEA il progetto MATS (Multipurpose Applications by Thermodynamic Solar) che prevede la costruzione di un impianto solare termodinamico in Egitto.
 
Obiettivo di MATS è realizzare un impianto in grado di produrre elettricità, calore, raffreddamento e acqua dissalata, utilizzando l'energia solare integrata con altre fonti energetiche localmente disponibili.
Il progetto si sviluppa in tre fasi.
La prima prevede lo realizzazione di ogni singolo componente dell'impianto mediante sperimentazione e modellazione numerica; seguirà la costruzione vera e propria dell'impianto all'interno del Campus universitario della Città della Scienza e Tecnologia di Borg-el-Arab, vicino Alessandria d'Egitto. 
Infine ci sarà la dimostrazione sperimentale dell'impianto, che avrà la capacità di co-generare 1 MW di energia elettrica e 4 MW di energia termica per alimentare apparecchiature di climatizzazione di edifici e un dissalatore da 250 metri cubi al giorno.
 
La tecnologia di riferimento sviluppata dall'ENEA e già utilizzata nell'impianto Archimede dell'Enel a Priolo Gargallo (SR) prevede l'utilizzo, come fluido di processo, di sali fusi alla temperatura massima di 550°C e un sistema di accumulo termico che permette di distribuire energia anche in assenza di fonte solare. 
Inoltre, l'integrazione dell'impianto solare con generatori alimentati a combustibili alternativi (preferenzialmente biomasse) rende l'intero sistema ancora più flessibile e in grado di garantire una maggiore continuità nella produzione di energia.
 
Coordinato dall'ENEA, MATS prevede l'investimento di circa 22 milioni di euro, di cui 12,5 stanziati dalla Commissione Europea nell'ambito del 7° Programma Quadro.
Al progetto collaborano anche altri enti di ricerca (il francese CEA, il tedesco ISE del centro Fraunhofer e gli egiziani ASRT e NREA), università (la britannica University of Cranfield) e partner industriali nazionali (Tecnimont KT, Ronda Group e Archimede Solar Energy) ed egiziani (Orascom Construction Industries e Delft Environment).
 
Lisa Zillio
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