01/01/2013 - 01:00

MareVivo: "Una sola terra, una sola acqua"

Un'occasione per ricordare a tutti la necessità di tutelare le risorse naturali del Pianeta. La Terra è tanto grande: è mai possibile che l'uomo con le sue azioni possa riuscire a renderla inabitabile?
E anche se ci ostiniamo a chiamare il nostro pianeta "Terra", siamo consapevoli del fatto che è composto da oltre il 70% di "Acqua"? Queste domande, che spesso ci poniamo in maniera distratta, in occasione della celebrazione della Giornata Mondiale della Terra, dovrebbero scuotere ognuno di noi perché c'è di cosa preoccuparsi, se non si contrastano i principali fattori che determinano l'eccessivo consumo e il deterioramento delle risorse fondamentali per la vita.

"Nonostante gli oceani rappresentino più dei due terzi della superficie del nostro pianeta, ben poco è stato fatto per proteggerli: sono colpiti dalla contaminazione e dal cambiamento climatico, dato che assorbono l'80% del calore generato dai gas dovuti all'effetto serra e il 30% delle emissioni globali di CO2 -rileva la presidente di Marevivo Rosalba Giugni - Sono necessarie delle misure coordinate e urgenti per arrestare questo pericolo".

A puntare l'attenzione, invece, sulle ripercussioni della crescita della popolazione mondiale è Silvano Focardi, professore di Ecologia all'Università di Siena e membro del Comitato Scientifico di Marevivo, che domenica a Roma ha analizzato lo stato di salute del pianeta, durante uno degli appuntamenti in programma per la manifestazione "EARTH DAY: UNA SOLA TERRA UNA SOLA ACQUA", promossa sul Tevere da Marevivo, NoiXRoma, Corpo Forestale dello Stato e Ente Roma Natura. "Per quanto ancora sarà sostenibile la crescita della popolazione mondiale - quattro miliardi di persone nel 1975, 7 miliardi nel 2011, ovvero un miliardo di abitanti in più ogni 12 anni sulla Terra - se non fermiamo l'uso indiscriminato delle risorse e non contrastiamo l'inquinamento crescente? Abbiamo a disposizione un solo pianeta e per molti anni ancora non siamo in grado di raggiungerne un altro", commenta Focardi.
Marilisa Romagno
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