Malattie professionali

Risulta difficile dare una definizione di malattia professionale tuttavia in termini generali si individua come "qualsiasi stato morboso che possa essere posto in rapporto causale con lo svolgimento di una qualsiasi attività lavorativa". Da quanto appena riportato si evince la difficoltà circa l'individuazione e l'accertamento del nesso causale in quanto, contrariamente agli infortuni i quali presuppongono una traumaticità immediata, le malattie professionali si manifestano spesso solo nel corso degli anni.

Secondo i dati Inail tra le denunce di malattie professionali i tumori professionali sono la prima causa di morte per malattia tra i lavoratori ma le denunce hanno anche riguardato malattie osteo-articolari e muscolo-tendinee, ipoacusia da rumore e malattie respiratorie, malattie cutanee e malattie di natura psichica. In dettaglio, le 46.558 denunce del 2011 si sono così distribuite: Industria e servizi: 38.101 denunce, +6,9% rispetto al 2010 (quasi 2.500 in più), +41,7% in 5 anni (erano 26.888 nel 2007); Agricoltura: 7.971 denunce, +24,8% rispetto al 2010 (quasi 1.600 in più), ben il 383,1% in più in 5 anni (erano 1.650 nel 2007); Dipendenti conto Stato: 486 denunce, +14,4% rispetto al 2010 (61 in più), +23,0% in 5 anni (erano 395 nel 2007)

Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, l'Inail, il Ministero della Salute, le Regioni e le Province Autonome con la collaborazione delle Parti sociali hanno promosso un Piano Nazionale di Prevenzione sulle Malattie Professionali al fine di accrescere conoscenze e competenze volte ad incidere sui comportamenti dei soggetti coinvolti. Il detto Piano, supportato da una Campagna di informazione, pone l'attenzione su due tipologie di malattie: i disturbi muscolo-scheletrici e le malattie respiratorie. Inoltre il Piano prevede momenti di approfondimento nonché giornate di informazione e formazione su tutto il territorio nazionale.

(autore: Mariangela Consoli)