01/01/2013 - 01:00

Made in Italy: approvato nuovo disciplinare per il Parmigiano Reggiano

Con il solo voto contrario del Belgio, il Comitato permanente della UE sulle Dop e Igp ha approvato le modifiche del Disciplinare della Dop Parmigiano Reggiano proposte dal Consorzio di tutela del Parmigiano Reggiano. Una decisione che garantirà ai consumatori un prodotto di qualità.
 
Tre sono le novità introdotte dal nuovo disciplinare: 1) il confezionamento del prodotto dovrà avvenire all'interno della zona d'origine mentre al di fuori del comprensorio di produzione il confezionamento sarà permesso solo ed esclusivamente nel punto vendita; 2) le bovine provenienti da altre filiere produttive (estero, latte alimentare o altri formaggi) e destinata alla produzione del Parmigiano-Reggiano dovranno osservare quattro mesi di "quarantena" prima che il loro latte sia utilizzato nei caseifici, e in questo periodo dovranno essere alimentate conformemente alle norme del regolamento di alimentazione previsto dal Consorzio di tutela; 3) la quota di foraggio prodotta all'interno dei singoli allevamenti è passata dal 35 al 50%.
 
Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, ha dichiarato: "Con questo atto si arricchisce ulteriormente il quadro delle azioni finalizzate a dare maggiore stabilità al settore, ma si tratta soprattutto di un ulteriore decisivo passo sul versante delle garanzie per il consumatore, grazie a possibilità di ulteriori controlli sulla filiera produttiva e, finalmente, anche sulla fase di confezionamento del prodotto."
"Un risultato cui siamo pervenuti dopo un lungo iter che si è avviato grazie all'impegno dei nostri consorziati e al lavoro della Direzione Generale Agricoltura, della Commissione agricoltura della UE e del Ministero italiano per le politiche agricole e alimentari" ha aggiunto Alai.
 
In riferimento alla prima novità, Leo Bertozzi, direttore del Consorzio, ha sottolineato "Questa norma serve ad evitare qualunque manipolazione impropria del prodotto ad esclusivo beneficio del consumatore e di una ancor più efficace azione di vigilanza e tutela".
"Una misura cautelativa importante - ha poi spiegato Bertozzi parlando della seconda novità introdotta - per evitare l'inserimento, nella filiera del Parmigiano-Reggiano, di bovine che potrebbero essere state alimentate con prodotti non previsti o espressamente vietati dal disciplinare, quali, ad esempio, prodotti insilati, di cui è vietato non solo l'uso, ma anche la detenzione".
 
E riguardo all'aumento della quota di foraggio il presidente Alai ha dichiarato "Il legame fra prodotto, territorio e singola azienda si fa ancora più stretto: pur rimanendo inalterato il fatto che il 75% del foraggio deve provenire dal comprensorio di produzione, aumenta in sostanza il livello di autoapprovvigionamento degli allevamenti, che assumono così un impegno ancor più rilevante nel lungo percorso di innalzamento costante della qualità, della sua tutela e valorizzazione".
"Al Consorzio - ha concluso Alai - spetta ora il compito di accompagnare e sostenere le imprese in queste riforme, che sono il frutto di un lavoro corale e responsabile dei produttori di Parmigiano-Reggiano a beneficio di chi in tutto il mondo consuma e consumerà il nostro prodotto
Lisa Zillio
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