01/01/2013 - 01:00

Lotta al randagismo e sterili polemiche

Nei giorni scorsi, l'ennesimo attacco alla fauna protetta da parte di cani randagi "inselvatichiti", ha indotto il Presidente del Parco Nazionale d' Abruzzo e Molise a lanciare un forte segnale di allarme. Un segnale che la comunità locale sente di poter condividere pienamente.
Il recente attacco all'area faunistica di Scanno e l'aggressione alla "famigliola di orsi" di Villalago sono solo gli ultimi episodi di un preoccupante fenomeno che mette, tra l'altro, in pericolo visitatori e residenti che, per diverse ragioni, frequentano i sentieri del Parco. Sono ormai frequentissime le segnalazioni di incontri ravvicinati, non proprio rassicuranti, con questi animali così come si moltiplicano i danni causati, alle attività economiche e all'allevamento, dalla presenza incontrollata di questi animali. Si tratta di una problematica finora trascurata che mette in discussione le stesse politiche di tutela della fauna protetta e rischia di vanificare l'impiego delle già scarse risorse finanziarie disponibili.

Sono quindi del tutto comprensibili le preoccupazioni manifestate al riguardo da amministratori e cittadini locali. Non aiutano, di contro, certe prese di posizione dei soliti animalisti da salotto raccolte da qualche sito web.
Più utile è certamente l'auspicato confronto tra le istituzioni competenti per trovare una soluzione condivisa che passi attraverso un più efficace controllo del randagismo, la disponibilità di adeguate risorse finanziarie e la revisione di una normativa sicuramente poco meditata.
Marilisa Romagno
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