01/01/2013 - 01:00

Lipu: "Riformare pesca e politiche agricole"

Sei obiettivi e relative azioni previste, dalla corretta gestione della rete Natura 2000, alla lotta alla diffusione di specie esotiche invasive, dal ripristino di habitat, al sostegno ai paesi in via di sviluppo nei loro sforzi di conservazione della natura.
LIPU-BirdLife Italia accoglie positivamente la nuova strategia dell'Unione europea sulla biodiversità approvata oggi, che definisce le azioni chiave che la UE deve adottare per fermare il declino della biodiversità e degli ecosistemi entro il 2020 e avviare una tendenza positiva.
Secondo la LIPU, "la strategia è in grado di avvicinare l'Europa alla sostenibilità ambientale, anche se avremmo preferito obiettivi più ambiziosi. Una strategia che comunque potrà essere realizzata solo se pienamente attuata e finanziata dalla UE e dagli Stati membri".
Allo stesso tempo, LIPU BirdLife Italia sottolinea che i reali test di impegno della UE a raggiungere il target biodiversità sono le riforme del settore della pesca e delle quello delle politiche agricole, attualmente in discussione a Bruxelles.

"La nuova strategia offre un positivo, anche se poco ambizioso, programma per salvare il nostro capitale naturale e i servizi essenziali che fornisce alla società - ha detto Angelo Caserta, direttore regionale di BirdLife Europa - Resta da vedere se l'Unione europea e gli Stati membri avranno la volontà politica di porre effettivamente fine alla pesca intensiva e di spostare le sovvenzioni agricole da quegli agricoltori che stanno danneggiando l'ambiente a quelli che praticano l'agricoltura sostenibile ".
La strategia prevede sei obiettivi e relative azioni per contrastare il crollo della biodiversità, dalla corretta gestione della rete Natura 2000, alla lotta alla diffusione di specie esotiche invasive, dal ripristino di habitat, al sostegno ai paesi in via di sviluppo nei loro sforzi di conservazione della natura.

Ma la strategia evidenzia chiaramente il ruolo chiave svolto dai due settori più problematici: agricoltura e pesca. La strategia richiede riforme di vasta portata tra cui la coerenza tra le attività di pesca e la capacità di rigenerazione degli stock ittici e inoltre l'estensione delle misure agro-ambientali amiche dell'ambiente.
Nel 2010 l'UE - sottolinea la LIPU - ha fallito l'obiettivo di arrestare il declino della biodiversità, ma i capi di Stato hanno rinnovato il loro impegno, promettendo non solo di invertire il declino, ma anche di avviare ingenti sforzi per il ripristino ambientale entro il 2020. A livello mondiale, in occasione del vertice tenuto lo scorso anno a Nagoya, in Giappone, l'UE ha aumentato gli stanziamenti per raggiungere la sostenibilità nei settori dell'agricoltura e della pesca e di eliminare gradualmente entro la fine di questo decennio le sovvenzioni dannose per l'ambiente. Con il bilancio comunitario e le politiche settoriali per il periodo 2014-2020 la UE affronterà nel 2012 tappe importanti. "Ma è chiaro - sottolinea la LIPU - che senza riforme significative da attuare subito, le chances di successo della nuova strategia per la biodiversità saranno ridotte quasi a zero".

"Siamo raggiungendo velocemente un punto di non ritorno - ha aggiunto Angelo Caserta - Se vogliamo guidare il nostro Pianeta nuovamente entro i limiti di sicurezza ecologica e climatica, i governi devono agire ora e guardare al di là di interessi di breve termine. Se i nostri figli e nipoti saranno ancora in grado di mangiare pesce non di allevamento, ascoltare i canti degli uccelli che vivono negli ambienti agricoli, o addirittura vivere in un mondo in cui i sistemi naturali ci proteggono contro le inondazioni, la siccità e i peggiori effetti dei cambiamenti climatici, ebbene queste sono ancora questioni aperte. "Avere una strategia - conclude Caserta - è un buon inizio, ma ciò che conta sono le azioni che si intraprendono". La LIPU si sta impegnando da tempo concretamente per una piena implementazione di rete Natura 2000 e per le politiche settoriali rilevanti per la conservazione della biodiversità.
Marilisa Romagno
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