11/12/2014 - 13:07

Legge di Stabilità 2015: presentati 3.800 emendamenti. Ma dove eravamo rimasti?

A partire da oggi verranno esaminati, dalla commissione Bilancio del Senato, i circa 3.800 gli emendamenti presentati alla legge di Stabilità 2015, a cominciare da quelli che verranno giudicati inammissibili.
Il provvedimento, che dovrebbe approdare nell'aula di palazzo Madama il 18 dicembre per essere poi definitivamente approvato entro Natale, è stato ampiamente modificato nel corso del suo passaggio alla Camera. 
 
Oltre a cambiare la dimensione finanziaria dell'intervento, sulla base delle osservazioni formulate da parte della Commissione europea, nel corso del passaggio alla Camera sono state apportate numerose modifiche ed integrazioni al testo iniziale del disegno di legge, nel rispetto dei saldi finanziari contenuti nel provvedimento.
 
Vediamo le principali novità del testo così come giunto in Senato. Prima di tutto, a causa delle osservazioni formulate sul disegno di legge di stabilità dalla Commissione europea è stato approvato un emendamento del governo che reca misure aggiuntive per circa 4,5 miliardi (con un effetto di riduzione dal 2,9 al 2,6 per cento dell'indebitamento netto 2015). Conseguentemente, a fronte della maggiore entrata, si riduce della medesima cifra la clausola di salvaguardia sulla spending review prevista dall'articolo 18 a decorrere dal 2016, i cui importi, stabiliti in 4.000 milioni per il 2016 ed in 7.000 milioni a decorrere dal 2017, vengono cifrati, rispettivamente, in 3.272 e 6.272 milioni.
 
Alcuni dei settori di intervento della manovra. Tra gli interventi di alleggerimento del carico fiscale, viene reso strutturale il credito d'imposta introdotto dal decreto-legge n. 66 del 2014 in favore dei lavoratori dipendenti con un reddito a 26.000 euro (cd bonus 80 euro) e si rende integralmente deducibile dall'IRAP il costo sostenuto per lavoro dipendente a tempo indeterminato che eccede le vigenti deduzioni.
 
Viene inoltre introdotta una nuova disciplina del credito d'imposta per crescita e sviluppo e si prorogano le detrazioni per gli interventi di ristrutturazione edilizia e di riqualificazione energetica, estese - in sede referente - alle schermature solari, agli impianti di climatizzazione invernale alimentati da biomasse combustibili nonché all'adozione di misure antisismiche. 
 
Sotto il profilo degli interventi per le imprese sono state introdotte ulteriori misure volte a rilanciare gli investimenti (tramite il rifinanziamento della cd. nuova legge Sabatini, che prevede finanziamenti agevolati per gli investimenti in specifici beni d'impresa), alla promozione del Made in Italy e a sostenere il settore aerospaziale.
 
Sono state inoltre introdotte alcune misure nel settore dell'ambiente e della protezione civile. Si tratta, da un lato, di misure che intervengono sul fronte delle emergenze di protezione civile e della messa in sicurezza del territorio (quali l'adozione di misure di flessibilità nell'applicazione del patto di stabilità interno per gli enti locali che abbiano effettuato interventi in materia e, dall'altro, di misure correttive di disposizioni normative recentemente adottate concernenti la bonifica e la messa in sicurezza di siti contaminati.
 
In materia di occupazione si prevedono uno sgravio contributivo per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato e la costituzione di un fondo aumentato a 2,4 miliardi di euro nell'esame in sede referente a decorrere dal 2015 per gli oneri derivanti dall'attuazione del disegno di legge-delega in materia di lavoro. In sede referente è stata introdotta una disposizione che riconosce sgravi contributivi ai datori di lavoro che abbiano assunto lavoratori in mobilità licenziati da imprese con meno di 15 dipendenti.
 
D'interesse del settore agricolo risultano sia disposizioni di sostegno al comparto, sia interventi specifici di contenimento della spesa (quali l'incorporazione dell'Istituto nazionale, INEA, nel Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura, CRA). In sede referente sono inseriti in tabella E finanziamenti a sostegno dell'integrazione di filiera del sistema agricolo e agroalimentare e il rafforzamento dei distretti agroalimentari, nonché dell'imprenditoria giovanile e al ricambio generazionale in agricoltura.
 
Ma non finisce qui. Molti sono ancora i nodi da sciogliere al Senato, a partire dall'emendamento di cui si è tanto parlato, ma che al momento non sembra essere stato presentato, che mira ad introdurre il pagamento del canone Rai nella bolletta elettrica. 
 
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Rosamaria Freda
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