01/01/2013 - 01:00

Legambiente: “ Quanto inciderà di nuovo il Piano Casa?”

La cementificazione selvaggia è la vera fragilità del territorio italiano, cementificazione che ad ogni condono edilizio è aumentata vorticosamente.
Questa la denuncia di Legambiente su come la politica dei condoni e l’assoluta mancanza di repressione abusiva in Italia abbia contribuito a rendere ancora di più l’Italia un Paese fragile. Secondo le stime dell’associazione ambientalista, infatti, la semplice attesa del condono edilizio sia all’epoca del provvedimento del Governo Craxi (ministro dei Lavori pubblici Nicolazzi), sia all’epoca del Governo Berlusconi (ministro dei lavori pubblici Radice) determinò i maggiori picchi di abusivismo.
Lo stesso è avvenuto nel 1994, durante il Governo Berlusconi che varò la seconda legge di sanatoria urbanistica, registrando solo durante i mesi di discussione delle legge la costruzione di 83mila abitazioni fuorilegge. Nel 2004, poi, in occasione del terzo condono italiano, sempre durante un Governo Berlusconi - secondo le stime del Cresme, elaborate da Legambiente - al solo annuncio della sanatoria nel 2003 sono state realizzate ben 40.000 costruzioni abusive: 29 mila nuovi immobili e 11 mila trasformazioni d’uso rilevanti.
“Il recente condono edilizio aveva il fine esplicito di far diventare legali quelle 362milacostruzioni abusive fatte dal 1994 al 2002 e spesso, soprattutto nel mezzogiorno, edificate dalla criminalità organizzata - ha dichiarato Sebastiano Venneri, vicepresidente nazionale di Legambiente –. Oltre a stimolare un deterioramento dell’idea di legalità in Italia, oltre a degradare il paesaggio, oltre a fare carta straccia di vincoli e piani regolatori, oltre a essere un regalo alle ecomafie ci sono altre due conseguenze evidenti: ingenerare la convinzione negli abusivi che il rischio di ripristino della legalità per gli edifici fuorilegge in Italia sia davvero minimo e sospingere verso l’alto il mercato dell’illegalità.
La rivolta delle regioni e di tanti sindaci alle sanatorie dell’abusivismo, dimostra che questi condoni piacciono solo a chi li ha vara, agli abusivi e alla criminalità organizzata che ha ormai inserito il ciclo del cemento tra i suoi business principali. Tutti gli altri, dagli amministratori a Confindustria e ai costruttori edili, dagli ingegneri, agli urbanisti, sino a quella stragrande maggioranza di italiani onesti che la casa l’hanno costruita o acquistata rispettando la legge, li accolgono per quello che sono: danni enormi per il territorio di cui le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Danni anche per la legalità e per l’economia, destinati a ripetersi con il Piano Casa: quanto inciderà infatti questo nuovo provvedimento sull’abusivismo?”.
Per approfondire l'argomento www.legambiente.it
Tommaso Tautonico
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